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Effetto Brent sulle materie prime

Non si arresta la caduta delle quotazioni petrolifere con WTI e Brent ai minimi da oltre cinque anni sulla scia della decisione dell’Opec di non implementare nessun taglio alla produzione.

I NUMERI

Il Brent è infatti tornato a scambiare poco sopra i 68$/barile mentre il greggio WTI è sceso sotto i 64$. Intanto il Ministro del petrolio del Kuwait Al-Omair, uno dei più soddisfatti della decisione dell’Opec, ha dichiarato che il mercato assorbirà presto l’offerta in eccesso e che il declino dei prezzi è quasi arrivato alla fine.

EFFETTO CASCATA

La caduta del petrolio si è riflessa anche su quasi tutte le altre materie prime ed in particolare sui metalli industriali con il rame in calo di oltre il 3% sui minimi da marzo. L’oro è tornato ad oscillare in prossimità dei minimi dal 2010 in area 1150$/oncia penalizzato anche dalla vittoria netta del “no” in Svizzera sul referendum relativo all’oro fisico che avrebbe dovuto detenere la SNB (almeno il 20% degli asset). In calo anche le agricole ad eccezione del grano che ha beneficiato dell’ondata di gelo negli Usa che potrebbe danneggiare i raccolti.

DOSSIER OBBLIGAZIONI 

Sul comparto delle obbligazioni a spread, spread in allargamento per gli High Yield Usa e per le obbligazioni dei Paesi emergenti. I primi trainati al ribasso dalle aziende del settore Energy operanti nello shale oil, molte delle quali con un prezzo del petrolio inferiore ai 70$/b vedono a forte rischio non solo i propri margini, ma la propria sopravvivenza, le seconde dai Paesi esportatori di petrolio che vedono depauperare pesantemente le proprie riserve.



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