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Le novità del bilancio sociale 2013 di Fasi

Rinnovato nella sua architettura, il Fasi, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, ha pubblicato il bilancio sociale 2013.

GLI OBIETTIVI

“Il FASI sta garantendo la propria risposta a una domanda di salute che si presenta sempre più complessa e qualificata, in un contesto generale in cui il Servizio Sanitario Nazionale non è più percepito come sufficiente e adeguato”, ha commentato il presidente del Fondo, Stefano Cuzzilla.

I NUMERI

Nato per volontà di Confindustria e Federmanager, il Fasi conta oltre 15.000 imprese iscritte e circa 300.000 assistiti tra dirigenti in attività (57.871), dirigenti in pensione (69.437) e le loro famiglie (169.466). Nel solo 2013 il Fasi ha erogato prestazioni sanitarie per oltre 295 milioni di euro.

I VALORI FONDATIVI

Nel Bilancio sociale 2013 sono ricordati tutti i valori fondativi del FASI, tra cui la natura no profit, la finalità mutualistica, il principio di uguaglianza di contribuzione a parità di titolo di iscrizione e la compartecipazione alla spesa, l’assenza di politiche di selezione del rischio sanitario e di limitazione anagrafica all’iscrizione.

TRE FOCUS TEMATICI

Quest’anno il Bilancio Sociale ha rinnovato la propria architettura scegliendo di affrontare 3 focus tematici: solidarietà intergenerazionale; trasparenza gestionale e salvaguardia del patrimonio professionale del management industriale italiano.
Spiega Cuzzilla: “Abbiamo inserito tra le nostre priorità la difesa del patto tra generazioni che ispira il Fondo e che ci consente di rafforzare la coesione tra manager in attività e manager in pensione garantendo a tutti uguale accesso a prestazioni sanitarie di qualità. Di fronte ai cambiamenti demografici in atto, non adeguatamente compensati dalle dinamiche occupazionali, questo patto assume un valore inestimabile ed è un esempio pressoché unico nel panorama della Sanità italiana”.
Per quanto riguarda il tema della trasparenza gestionale, Cuzzilla sottolinea che “oggi è necessario ottimizzare le risorse a disposizione e, soprattutto, rendere trasparenti le informazioni di bilancio e di gestione”.

LE NOVITA’

Tra i capitoli più innovativi del Bilancio Sociale 2013 – dicono al Fasi – c’è l’investimento in prevenzione sanitaria e in nuove tecnologie, che vanno ad aggiungersi allo sforzo per creare una rete di strutture convenzionate in forma diretta che sta per raggiungere le 3.000 unità, con equa distribuzione sull’intero territorio nazionale.

PREVENZIONE SANITARIA

Dal 2011 i pacchetti di screening e di diagnosi precoce vengono sostenuti a intero carico del Fondo, abbattendo la barriera alla spesa che spesso rappresenta un ostacolo all’accessibilità alle prestazioni sanitarie.
Quella della prevenzione è una battaglia che Cuzzilla ritiene personale: “Ho insistito molto perché il FASI sostenesse interamente i costi dei programmi di prevenzione, che siamo riusciti a introdurre dal 2011 e, anno dopo anno, a estendere alla diagnosi tempestiva di altre patologie”.

NUOVE TECNOLOGIE

Diversa la motivazione che il presidente ha attribuito al progetto di innovazione e semplificazione delle procedure e dei sistemi. “Ci sono costi che il progresso tecnologico ha reso non più giustificabili. Ci sono risparmi di spesa a portata di mano, che possiamo riallocare sui capitoli dell’assistenza sanitaria e, mi auspico, della prevenzione primaria e secondaria”.

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