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Norman Atlantic, tutte le ipotesi sulle cause dell’incendio

Certificazioni non conformi alla normativa e carico irregolare nella stiva. Si muovono seguendo queste due piste le indagini avviate dalle Procure di Bari e Brindisi per scoprire che cosa abbia provocato l’incendio a bordo del Norman Atlantic.

I PROSSIMI PASSI

Soltanto l’ispezione e la perizia sulla nave potranno dare risposte agli interrogativi aperti, ma l’analisi della documentazione incrociata con le testimonianze dei passeggeri può già fornire alcune indicazioni sulla direzione che potrebbero prendere i controlli disposti dai magistrati

LE VARIE CONGETTURE

L’ipotesi del guasto elettrico non viene esclusa, anzi, anche se appare probabile che a prendere fuoco sia stato uno dei mezzi caricati in stiva. E non si esclude che la scintilla sia stata provocata dallo sfregamento del tetto di un camion con il soffitto del garage, dovuto all’oscillazione provocata dal mare in burrasca. Oppure, eventualità ancora non scartata dagli inquirenti, che nel locale ci fosse qualcuno, nonostante il divieto esplicito di rimanere lì durante la navigazione. Un “clandestino” che viaggiava all’interno di qualche Tir.

LE RASSICURAZIONI

L’ammiraglio Nicola Carlone, capo reparto sicurezza della navigazione del ministero dei Trasporti, ha escluso che le certificazioni del traghetto fossero irregolari. Ha invece confermato le sei contestazioni fatte il 19 dicembre scorso da un ispettore dell’organismo internazionale «Paris Mou», ma ha aggiunto: “Due sono state immediatamente risolte e per le altre quattro erano stati concessi 14 giorni per mettersi in regola, perché si trattava di problemi che nulla avevano a che fare con la sicurezza. La nave era pienamente efficiente, rispondeva a tutti i requisiti”.



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