La macchina della comunicazione dello Stato Islamico continua ad avanzare. Alla piattaforma Al Hayat Media Center, la web tv di Isis diretta da Deso Dogg (qui il ritratto di Formiche.net), che produce i video dell’orrore degli ultimi mesi, si aggiunge un altro canale: Califfato TV. Questo nuovo media è un canale di notizie a tempo pieno, 24 ore all-news, una specie di Cnn di taglio islamico con sede operativa a Mosul, la principale città irachena in mano all’Isis.
L’ANTICIPAZIONE
Il progetto è stato presentato in rete dal sito web khilafalive.info prima che la stessa venisse censurata. Il video di presentazione era un montaggio con alcune scene girate in Irak e Siria. Una voce in off spiegava alcune delle novità. La più eclatante? Uno dei presentatori sarebbe il giornalista britannico John Cantlie, sequestrato insieme con James Folley a novembre del 2012. Cantlie è diventato uno dei più ricorrenti portavoce dei video promozionali di Isis. Su Califfato Tv curerà, secondo l’anticipazione, un programma dove spiegherà come si vive nello Stato Islamico.
IL PALINSESTO
Gli estremisti islamici sanno che l’arma più potente in loro possesso è la comunicazione. Per questo motivo hanno deciso di sviluppare un’altra piattaforma, quella della tv, nonostante il formato sia in decadenza a livello internazionale.
Califfato Tv avrà telegiornali quotidiani e un programma di approfondimento il mercoledì che si chiamerà “Tempo di arruolamento”. Lo spazio informativo sarà dedicato esclusivamente ai nuovi militanti.
GUERRA DI COMUNICAZIONE
Il silenzio di Al Hayat Media Center fa pensare che è cominciata la lotta per il controllo della comunicazione. Quello che fino adesso è stato il canale ufficiale dei jihadisti in tedesco, inglese e francese, non si è pronunciato fino ad ora sull’arrivo del partner. Un’altra ipotesi è che Al Hayat si dedichi alla produzione degli altri canali, per esempio la pubblicazione di “Dabiq”, una rivista mensile in inglese con sei numeri in circolazione. Il magazine “Dabiq” ha pubblicato l’intervista ad un pilota giordano, Moaz Youssef al-Kasasbeh, sequestrato a dicembre in Siria, durante un intervento militare della coalizione internazionale. Lo Stato Islamico ha anche una web radio chiamata “Al Bayan” che opera da Mosul.
ENTUSIASMO DEI SOSTENITORI
Ma secondo l’esperto di jihadismo J.M. Berger, autore di “Isis: Stato di terrore”, il Califfato Tv non è ancora una realtà ma un progetto promosso da alcuni sostenitori di Isis. Berger sostiene che khilafalive.info è un sito che promuove lo Stato Islamico, per cui la notizia non può essere considera ancora ufficiale. In un’intervista al Washington Post l’analista dice che Califfato Tv ha detto che si tratta “dello sforzo di un gruppo di sostenitori di Al Bagdadi”. Certo è che Califfato Tv è l’emittente televisiva ufficiale che al nuovo Stato islamico non poteva mancare.