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UnipolSai, Generali e Allianz. Ecco come il governo vuole cambiare l’Rc auto

Meno frodi, più trasparenza e sconti obbligatori per gli automobilisti trasparenti e virtuosi. È così che il governo di Matteo Renzi potrebbe presto innovare la normativa sulla Rc auto.

Dopo l’approvazione martedì scorso di alcune norme, tra quali quelle sulle banche popolari e sui conti correnti, quelle relative alle assicurazioni automobilistiche sono rimaste nella bozza del disegno di legge sulla Concorrenza che è ancora vaglio dei principali dicasteri.

IL GAP CON L’EUROPA

In Italia ogni automobilista paga in media per la propria polizza auto 213 euro in più rispetto al resto dei cittadini europei. “Colpa delle frodi assicurative realizzate con il contributo di autoriparatori compiacenti che fanno aumentare le tariffe”, dicono le compagnie di assicurazione, da anni per questo in lotta con la categoria dei carrozzieri che invece chiede parità di diritti con i fiduciari delle imprese di assicurazioni.
Secondo recenti studi (Aci-Ania ed Ivass), inoltre, in Italia circa 4 milioni di veicoli (auto, moto, scooter, ecc.), l’8% del parco circolante sarebbero privi di polizze danneggiando gli assicurati virtuosi, costretti a pagare anche per gli evasori.

LA BOZZA DEL DISEGNO DI LEGGE

La bozza del disegno di legge consultata da Formiche.net, e su cui è al lavoro, seguendo le direttive dell’Antitrust, in particolare il dicastero dello Sviluppo economico retto da Federica Guidi, contiene un intero capitolo dedicato alle assicurazioni.

CHI AVRA’ DIRITTO AGLI SCONTI

Tra le novità contenute nella bozza c’è la previsione di una serie di sconti obbligatori, che le imprese di assicurazione sono tenute a praticare in determinati casi.
Qualora ad esempio i soggetti accettino di sottoporre il veicolo a ispezione o di installare dispositivi che registrano l’attività del veicolo (scatole nere) o che impediscono l’avvio del motore in caso di tasso alcolemico da parte del guidatore superiore ai limiti stabiliti dalla legge. Il nuovo testo prevede però che i costi di installazione siano a carico del cliente e non più della compagnia, ma anche che la riduzione di premio praticata al cliente sia superiore agli eventuali costi di installazione, disinstallazione, funzionamento o portabilità.

Secondo quanto previsto al momento nel provvedimento sulla concorrenza in fase di elaborazione, gli sconti dovranno essere inoltre praticati anche per coloro che rinunciano alla cedibilità del diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione dei veicolo a motore e dei natanti senza il consenso dell’assicuratore tenuto al risarcimento.

Secondo quanto previsto nella bozza, gli intermediari dovranno mostrare ai clienti i prezzi di mercato collegandosi al sito web dell’Ivass che confronta le offerte, ma non ci sarà più obbligo di rilasciare documentazione scritta, con risparmio di costi, né l’obbligo attualmente previsto di presentare ai clienti almeno tre preventivi Rc Auto, procedura accusata di far lievitare i costi senza effettivi benefici per i clienti.

LA NORMA CHE IRRITA I CARROZZIERI

Ma ciò che più infiamma i carrozzieri è la possibilità prevista in bozza che lo sconto dovrà essere riconosciuto anche ai clienti che accettino il risarcimento in forma specifica, cioè che acconsentano di riparare, in caso di danno subito, il proprio veicolo in una carrozzeria convenzionata con la compagnia assicurativa, piuttosto che dal proprio carrozziere di fiducia. A tale riparazione le assicurazioni dovranno riconoscere non meno di due anni di garanzia.
Inoltre, la bozza di ddl prevede che lo stesso sconto sia riconosciuto anche a chi si impegni a fornire, in caso di sinistro, “informazioni relative al soggetto che procede alla riparazione, stabilendo un termine massimo per consentire all’assicurazione di effettuare le opportune verifiche finalizzate alla stima del danno prima che le riparazioni siano effettuate”.

CHI VINCERÀ LA PARTITA?

Il provvedimento allo studio del Governo, che prevede di affidare le riparazioni dei veicoli incidentati dunque solo alle officine convenzionate con le assicurazioni, riapre così una antica diatriba tra compagnie e carrozzieri. Confartigianato, oltre a sostenere una proposta di modifica al codice delle assicurazioni per ridurre le tariffe RC auto e tutelare i diritti di imprese e consumatori, ha già proclamato di essere pronta ad una mobilitazione nazionale della categoria.

Con i dati di Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) alla mano, Sergio Rizzo del Corriere della Sera ha messo in evidenza il risparmio irrisorio che deriverebbe dal sistema delle officine convenzionate:  “Gli esperti interpellati dall’Ania – ha scritto Rizzo – spiegano che il gap si potrebbe ridurre dagli attuali 213 a circa 60 euro con una serie di interventi mirati. Dai 45 ai 60 euro si risparmierebbero rivedendo i danni alle persone. Fino a 30 aumentando i controlli stradali. Addirittura 45 intensificando la lotta alle frodi. Mentre non più di 15-20 con il sistema delle officine convenzionate: che però è anche la cosa più semplice da fare. Quindi, l’unica che si farà”.



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