In area euro l’annuncio del QE da parte della Bce ha portato ad un calo dei tassi di mercato che ha interessato principalmente i paesi periferici.
IL TACCUINO DEI TASSI
Il tasso decennale italiano questa mattina ha aperto la sessione sotto l’1,5% da 1,69% di mercoledì, con lo spread verso l’analogo titolo tedesco in avvicinamento verso area 100 pb. Forti scambi sui future. Nuovo minimo questa mattina anche per il tasso trentennale italiano sceso a 2,72% da 3,12% di mercoledì.
IL PROGRAMMA DI FRANCOFORTE
La BCE, come da attese, ha annunciato un allargamento del piano di acquisto di titoli già in essere, includendo titoli di Stato (compresi quelli legati all’inflazione ed a tasso variabile), titoli sovranazionali (ad es. BEI) ed agenzie (ad. es. Efsf ed ESM).
I NUMERI SULLO SHOPPING
Gli acquisti, che saranno effettuati sul mercato secondario, avranno le seguenti caratteristiche:
1) 60Mld€ bond mensili (che comprenderanno bond governativi, titoli sovranazionali, agenzie, abs e covered) per un totale di poco più di 1000Mld€;
2) Suddivisione sulla base delle percentuali di partecipazione al capitale BCE;
3) Partiranno da marzo 2015 fino ad almeno settembre 2016 con possibile eventuale estensione in base alla dinamica dei prezzi;
4) Interesseranno titoli con scadenza compresa tra i 2 ed i 30 anni.
LA RIPARTIZIONE DEI RISCHI
La BCE non acquisterà oltre il 33% del debito dell’emittente e non oltre il 25% di ciascuna emissione. I rischi dei titoli acquistati saranno soprattutto a carico delle banche centrali nazionali (80%). Gli acquisti interesseranno inizialmente i titoli investment grade, mentre per gli altri ci saranno criteri aggiuntivi.
DOSSIER ATENE
Sulla Grecia, Draghi ha dichiarato che gli acquisti dei titoli inizieranno a partire da luglio quando scadranno la maggior parte dei titoli del programma SMP. La BCE ha inoltre deciso di azzerare lo spread applicato alle prossime operazioni TLTRO, che da marzo in poi si svolgeranno al tasso di riferimento attualmente pari allo 0,05%.
COME E’ NATA LA DECISIONE
La decisione è stata unanime nel riconoscere la legalità del piano di acquisto di titoli, c’è stata un’alta maggioranza a favore della partenza del piano ora e quindi non c’è stato bisogno di votare. Infine la decisione di suddividere il rischio tra 20% condiviso e 80% a carico delle banche centrali nazionali è stata presa per consenso. Nowotny, membro BCE, ha infatti dichiarato che lui avrebbe voluto aspettare, aggiungendo che se queste misure non funzioneranno l’istituto non potrà fare molto di più.