Qualche giorno fa è stato diffuso dal mezzo di comunicazione dello Stato Islamico Al-Furqan, un audio in cui il capo dei portavoce, Abu Muhammad al-Adnani, annunciava ─ tra le altre cose ─ l’espansione del gruppo di Baghdadi nel Khorasan. Il Khorasan è il nome storico con cui viene indicata una regione a cavallo tra Afghanistan, Pakistan, Turkmenistan e un pezzetto d’Iran.
Al-Adnani ha indicato l’ex comandante talebano (del TTP pakistano) Hafez Saeed Khan come governatore della provincia ─ Khan era precedentemente noto per essere stato l’emiro talebano dell’area tribale dell’Arakzai, situata a sud di Peshawar, prossima al confine Af/Pk.
Poche settimane fa, un agglomerato di ex comandanti e “funzionari” del Tehrik-e Taliban Pakistan, aveva formato la Khorasan Shura e si era impegnato nel bayat, il giuramento di fedeltà, al Califfo. Adnani nell’audio, ha riconosciuto l’impegno di Khan e compagni al fianco del Califfo e ha sottolineato che la nomina era stata conferita per volontà diretta di Baghdadi. Mullah Abdul Rauf Khadim sarà il vice governatore della provincia del Khorasan dello Stato Islamico. Khadim è un ex detenuto di Guantanamo e ex alto comandante talebano nel sud dell’Afghanistan: opererà nell’area di Helmand a nome dello Stato islamico.
Nelle parole del portavoce dell’IS, c’è pure una richiesta verso i “mujaheddin in Khorasan”, che sono stati invitati a farsi avanti ─ l’aspetto propagandistico dei passaggi mediatici dell’IS è sempre primario ─ e di porsi agli ordini di Khan e Khadim. Una nota interessante nell’audio di Adnani è stato il riferimento a fare attenzione alle “altre fazioni”, intendendo implicitamente i gruppi talebani afghani e pakistani che si erano opposti alla creazione della Shura del Khorasan.
I talebani afghani hanno sempre respinto l’autorità di Baghdadi, dato che fin dal 1996 il loro leader, il Mullah Omar, è considerato Amīr al-Muʾminīn, cioè il “Comandante dei credenti”. Tuttavia, come riportato in un’analisi di Long War Journal, l’espansione dello Stato Islamico in Afghanistan e Pakistan, potrebbe provocare divisioni all’interno delle varie fazioni talebane che operano in entrambi i Paesi. La coesione di molte di queste è stata compromessa nel corso degli ultimi anni, soprattutto a causa dell’uccisione di diversi elementi in cima alla leadership (come Hakimullah Mehsud, leader del TTP, la cui successione ha causato spaccature tra i talebani pakistani), nonché da differenze ideologiche e faide personali.
Update: neanche il tempo di terminare la stesura del pezzo, che l’Ansa batte la notizia della cattura da parte dei talebani di Abdul Rauf Khadim, preso secondo l’agenzia di stampa locale Pajhwok con 45 uomini al seguito. La notizia è da chiarire, ma se fosse verificata sarebbe il primo episodio di questa nuova faida nel mondo jihadista.
(infografica da Long War Journal)