Nella giornata di ieri e di oggi, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha svolto alcuni negoziati bilaterali unitamente alle Autorità aeronautiche italiane e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’Autorità omologa della Repubblica Popolare della Cina, la Civil Aviation Administration of China (Caac), per la revisione degli accordi aerei tra i due Paesi.
CHI C’ERA A PECHINO
La delegazione italiana, guidata dal direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta, era composta da rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che dalle strutture tecniche di riferimento delle due istituzioni e da rappresentanti dell’ambasciata d’Italia in Cina, che hanno fornito il loro supporto. “La Cina – fa sapere l’Ente nazionale italiano – continua a essere tra i posti più interessanti per le potenzialità di sviluppo delle relazioni industriali italiane”.
INCREMENTATI I SERVIZI
Le nuove intese prevedono, sin dalla stagione di traffico in corso, la possibilità di incremento del numero dei servizi, dei punti sul territorio di entrambi i Paesi e di ampliamento delle facoltà operative. “Le riunioni – fa sapere Enac – si sono concluse con risultati positivi per entrambi i Paesi e con soddisfazione dei vettori e degli aeroporti presenti”.
CINA IN TESTA NEI VOLUMI DI TRAFFICO
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Iata (International Air Transport Association) il traffico passeggeri mondiale è salito a novembre 2014 del 6% rispetto al 2013. Questa crescita, guidata soprattutto dalla domanda domestica, vede la Cina in vetta alla classifica con un +15,4% di traffico interno rispetto all’anno precedente. Grazie a questo aumento, l’Asia Pacifico ha sfiorato una crescita del traffico aereo pari al 5%.