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Come si ricicla l’industria del vetro

Ogni giorno circa 20.200 occupati producono oltre 9.600 tonnellate di bottiglie e vasetti di vetro, con un contributo alla formazione del PIL italiano di 1,4 miliardi di euro e un investimento medio di 89 milioni di euro l’anno.

LO STUDIO

La filiera italiana dei contenitori in vetro è stata analizzata in uno studio dal titolo “Contributo dell’industria dei contenitori in vetro in Italia in termini sociali, economici ed ambientali” realizzato da Ernst& Young sui maggiori mercati europei per conto di Feve, la Federazione europea dei produttori dei contenitori in vetro, e presentato da Assovetro, l’Associazione nazionale degli Industriali del vetro aderente a Confindustria.

I NUMERI DEL VETRO IN ITALIA

Le Aziende che producono contenitori in vetro presenti in Italia sono 12 e dispongono complessivamente di 27 stabilimenti produttivi distribuiti in tutta Italia, anche se c’è una maggiore concentrazione al Nord (la regione con più unità produttive è la Lombardia con 5).

Nel 2012, anno a cui fa riferimento lo studio, la produzione dei contenitori in vetro è ammontata a 3.400.000 tonnellate circa, pari a 9.600 tonnellate di bottiglie e vasi prodotti ogni giorno. Il consumo apparente è stato di 3.562.000 tonnellate circa e l’immesso al consumo sul territorio nazionale è stato di 2.212.000 tonnellate: questi due dati evidenziano l’importanza delle esportazioni indirette del settore.

L’IMPATTO SOCIALE

Gli occupati totali nella filiera del vetro sono 20.200, di cui 7.100 diretti e meno del 3% a tempo determinato. Il 48% dei lavori indiretti sono imputabili agli acquisti effettuati dalle vetrerie verso i vari fornitori di beni o di servizi.

L’IMPATTO ECONOMICO

La filiera dei contenitori in vetro nel suo complesso contribuisce con 1,4 miliardi di euro alla produzione del Prodotto Interno Lordo italiano. L’industria, da parte sua, crea più di 700 milioni di euro di valore aggiunto, cui si deve sommare quasi la stessa cifra (705 milioni) derivante dall’intera filiera (supply chain).

LE ESPORTAZIONI

I contenitori in vetro, per quanto riguarda le esportazioni, seguono il flusso ed i volumi dei prodotti che contengono, soprattutto cibi e bevande. Nel 2012, infatti, la bilancia commerciale dei prodotti imballati in vetro è stata positiva, raggiungendo la cifra di oltre 5 miliardi di euro.

GLI INVESTIMENTI

Sul fronte degli investimenti, l’industria ha impiegato negli ultimi 10 anni una media di 89 milioni di euro l’anno, il 70% di questi investimenti è servito a migliorare gli impianti in un’ottica green, soprattutto per installare dispositivi in grado di ridurre in maniera sensibile le emissioni e per favorire l’efficienza energetica.

L’IMPATTO AMBIENTALE

Lo studio mette in risalto l’impronta green del settore: “Nel 2012 il tasso riciclo è stato pari al 71% (la media europea è stata del 70%) e sono state raccolte sul territorio nazionale 1.673.000 tonnellate di vetro da avviare al riciclo, una quantità questa che posiziona l’Italia al terzo posto dopo Germania e Francia”.

Grazie ad una distribuzione omogenea sul territorio degli stabilimenti produttivi, unita ad una produzione destinata quasi totalmente (88%) al mercato nazionale e alla vicinanza degli stabilimenti ai loro clienti (il 47% è nel raggio di 300 chilometri), l’industria dei contenitori in vetro è poi a Km quasi 0. Anche le materie prime devono fare poca strada per raggiungere gli stabilimenti, l 81%, infatti, sono prodotte localmente.



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