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Stoltenberg (Nato): la Russia è una minaccia per l’Europa

summit afghanistan

Dopo un “anno nero” per la sicurezza in Europa, l’Alleanza Atlantica si trova di fronte a un 2015 ricco di sfide. Presentando stamane a Bruxelles il rapporto annuale della Nato, il segretario generale Jens Stoltenberg ha fatto un bilancio dei dodici mesi passati, delineato un quadro fosco.

LA RUSSIA DI PUTIN

La fonte di maggiore preoccupazione era e rimane la Russia di Putin. “Ad est – ha spiegato l’ex premier norvegese – Mosca è intervenuta in Ucraina, ignorando ogni legalità internazionale, destabilizzando il Paese e i suoi vicini”.
Nel corso dell’ultimo anno la Nato ha intercettato oltre 400 aerei russi, il quadruplo rispetto al 2013; il segretario – che incontrerà probabilmente il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il prossimo 6 febbraio – ha comunque ricordato che i canali di comunicazione sia politici che militari con Mosca rimangono aperti, nonostante dopo la crisi ucraina sia cessata qualsiasi cooperazione pratica fra le parti.

NORDAFRICA E MEDIO ORIENTE

“A sud, invece, ha proseguito, l’estremismo violento è alle nostre frontiere, seminando il caos in Africa settentrionale e in Medio Oriente e alimentando il terrorismo nelle nostre strade”, ha spiegato Stoltenberg sottolineando come “il nostro contesto della sicurezza sia mutato in modo sostanziale”.

MAGGIORE IMPEGNO

Stoltenberg ha quindi chiesto di nuovo ai Paesi membri di rispettare i propri impegni ad aumentare le spese militari – in ribasso da anni – fino ad arrivare al 2% del Pil nell’ arco dei prossimi dieci anni, soprattutto per i timori suscitati da una politica russa giudicata aggressiva:
“Abbiamo visto che la Russia è pronta ad utilizzare la forza”.



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