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Forza Italia, ecco come Fitto vuole rottamare dolcemente Berlusconi

Inizia tra le note di Forza Italia la convention dei “Ricostruttori” organizzata da Raffaele Fitto all’Auditorium del liceo Massimo di Roma, ieri, nel quartiere dell’Eur. La sala non è troppo spaziosa, i posti sono tutti occupati e molti partecipanti restano in piedi. Il clima che si respira è disteso. Le bandiere che sventolano sono quelle di Forza Italia, nonostante la linea dura che ha portato Fitto a lanciare la sua alternativa “di governo” contro i forzisti che attualmente “stanno al governo”, quello però di Renzi e del centro sinistra.

L’INCONTRO

Sul palco la prima parola è sua, ma di esponenti di Forza Italia non se ne vedono molti. In prima fila si intravvedono Daniele Capezzone, Francesco Paolo Sisto, Maurizio Bianconi e Francesco Storace (che non è azzurro). A un certo punto si spengono le luci e tutti si alzano in piedi per gli applausi. Si parte con l’inno nazionale. E la prima vera dedica va ai due marò, “una ferita ancora aperta”.

L’incontro ricorda molto lo stile di Forza Italia. Fitto ribadisce più volte la storia del gruppo e l’attaccamento ai valori che il partito ha cercato di portare avanti – oltre ai meriti sono state ammesse anche le “occasioni mancate” – in questi anni. La richiesta è quella di una linea politica chiara, “cercando nel frattempo di capire cosa sta succedendo nel centro destra”. Quello che Fitto maggiormente rivendica è di stare all’opposizione rispetto a un governo di centro sinistra, dove l’altra parte dei forzisti lo sostiene di fatto. “La nostra colpa è stata di avere avuto ragione” dice in un passaggio all’inizio del discorso. “No all’idea del partito unico”, “bisogna dare atto del rischio che FI si è preso nello stare insieme per le riforme costituzionali con Renzi che a un certo punto li ha mollati”.

L’OBIETTIVO

Quello che Fitto vuole è un centrodestra alternativo alla posizione di quello attuale e che possa al tempo stesso costituirsi come una forza di governo. “L’ultimo anno di Forza Italia è stato tutto sommato imbarazzante”, dice l’attuale membro del parlamento europeo. “Renzi ci ha mollato e noi lo dicevamo da mesi. Solo che, quando Renzi ci ha lasciato, è accaduto che se la sono presi con noi”.  L’obiettivo è di costruire un gruppo con ambizione di governo, “nato dopo la decisione sulla legge elettorale”.  “La nostra maggiore critica è quella sui tempi della legge elettorale, che così come è stata progettata ha l’unico obiettivo di distruggere il centro destra nel nostro paese. Con il nuovo Senato per il centro destra è un vero suicidio”. “Quello che rivendico è la mancanza di discussione in favore di una accettazione passiva”, ha proseguito. “Rivendico la storia politica del centrodestra. L’atto finale è stato il commissariamento del gruppo di Forza Italia in Puglia”, dopodiché tra il pubblico in molti si sono alzati in piedi battendo le mani.

I CONTENUTI

“La questione più importante resta comunque quella dei contenuti. In Europa, noi siamo interni al partito popolare europeo, ma la linea dell’austerità va messa in discussione. Il semestre italiano è stato imbarazzante, temi come quello economico non hanno trovato alcuna risposta. Bisogna uscire fuori dal rapporto del 3 per cento, l’Europa ha bisogno di cambiare posizione sulla politica economica”. Politica economica come tema centrale quindi. Liberista, ma con la ridiscussione dei vincoli europei. “L’Italia deve tornare al centro del dibattito europeo. Abbiamo bisogno di fare chiarezza non soltanto sulle questioni economiche e del lavoro, ma anche sulla sicurezza e l’immigrazione. L’Europa in questo campo ci deve aiutare. E i temi della sicurezza, dell’immigrazione, del terrorismo sono centrali per la nostra proposta politica. Sono i nostri temi”.

LE CRITICHE AL GOVERNO

Nonostante l’affermazione a più riprese di non essere “contro nessuno”, non mancano le critiche al governo e ai suoi risultati nell’ultimo anno. “L’unica cosa che fatta nel semestre è stata la nomina Mogherini, che attualmente è assente. Il piano di investimenti, un’altra grande bolla mediatica”. Spaziando nel frattempo verso espressioni come “non si può vedere una città sotto completo assedio solo per una partita di calcio”.

A quel punto Fitto ci prende gusto, e inizia ad elencare quali sono gli argomenti di maggiore interesse per i “Ricostruttori”: “lavoratori autonomi e partite iva, fasce più deboli, pensionati e disoccupati. E poi la casa. Dobbiamo fare battaglia per la soppressione della tassa sulla prima casa. La casa per noi è estremamente importante, non come per la sinistra che la considera alla stregua di un bene superfluo. La casa rappresenta uno dei nostri valori”.

UNA PROPOSTA CHE AL MOMENTO NON C’È

“Il governo ha tolto le tasse solo dalle transazioni finanziarie. Mentre invece abbiamo bisogno di meno tasse, meno spesa, di politiche liberiste che rimettano l’Italia al centro in Europa. C’è bisogno di ridefinire il ruolo dello Stato e la funzione della spesa pubblica. Dobbiamo inoltre mettere in campo proposte come fondo di garanzia per le Pmi.”

L’intento è di “riaprire il discorso dentro Forza Italia” per “ricostruirlo”. “La lealtà prevede chiarezza delle posizioni, e di essere riconoscente alla storia di Forza Italia”. Ma “l’anno scorso abbiamo votato contro le riforme, e lo faremo anche ora. Contro il presidenzialismo, contro l’abolizione del Senato, a favore del tetto fiscale che noi volevamo ma che non è passato”. Da parte di Fitto si percepisce la voglia di farsi carico di un passaggio storico che Forza Italia è il centro destra non riescono a interpretare, come anche le ultime elezioni e gli attuali sondaggi dimostrano. “Renzi ha iniziato un percorso verso la terza repubblica che non può essere lasciato a Salvini. Noi vogliamo ripartire dai territori, incontrare la gente per ascoltare i loro bisogni. E dentro Forza Italia chiediamo le primarie”.

(IL CORSIVO DEL DIRETTORE DI FORMICHE.NET, MICHELE ARNESE, SU RENZI E IL CENTRODESTRA CHE NON C’E’)

(QUANTO E’ STATO SBACIUCCHIATO FITTO. FOTO DI PIZZI)


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