Oggi è iniziato l’ultimo “regime democristiano”? Al Quirinale c’è un democristiano moroteo, anche se l’aspetto fisico di Sergio Mattarella ricorda più quello di Andreotti (spalla sinistra più alta della destra, collo corto, ma manca il gibbo) che quello di Moro.
Il Parlamento ha applaudito in modo entusiastico e prolungato un discorso fiacco, che ha elencato le decine di problemi del nostro Paese e di noi poveri cittadini, senza “bacchettare” i parlamentari ed i partiti per il loro comportamento, recente e passato, e senza dare troppe “dritte” per il futuro.
E’ facile parlare di diritti da garantire a tutti (come Mattarella ha fatto stamane); è più difficile, invece, garantirli a tutti, questi diritti. Basti pensare al welfare, già pesantemente compromesso dalla protratta crisi economica. Basti pensare ai ticket, che incidono sulla prevenzione e sulla cura sanitaria. Basti pensare ai vecchi abbandonati perché i fondi della sanità ed i fondi dei Comuni non garantiscono più l’ADI a chi ne ha bisogno; non garantiscono più i pasti caldi. Basti pensare a chi ha perso casa, a chi vive per strada, a chi deve rivolgersi alla Caritas.
Mancano i soldi. Ma ci sono, i soldi, per spese coreografiche (Quirinale e dintorni). Ma ci sono i soldi per i privilegi dei parlamentari e degli ex-parlamentari. Ma ci sono i soldi per comperare nuove automobili per la casta.
Mattarella dovrà essere il garante della Costituzione. Dovrà mettere in riga il modo superficiale con cui Renzi vara decreti legge (riscritti poi nei giorni successivi) e decreti delegati. Dovrà mettere ordine in campo legislativo, costringendo il governo a creare testi unici su scuola, sanità, giustizia, tributi, pubblica amministrazione.
Perché è vero che Renzi ha mosso il carro delle riforme, ma è anche vero che le regole nuove sembrano spesso pasticciate, confuse, scoordinate. Una prova? Il testo della riforma della P.A. (detta “Madia”), che ha già costretto la Ministra ad una pesante circolare interpretativa su mobilità e sugli incarichi dirigenziali ai pensionati.
50 sfumature di grigio. Un nuovo Loden. Una nuova mestizia. Tutto sopportabile, purché SM sia veramente il presidente di tutti, sia veramente il severo custode della Costituzione, troppo spesso violata, negli ultimi anni. Serietà ma anche concretezza e grinta, caro neo-Presidente!