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Inps, ecco come nasce la tensione tra Boeri e i sindacati

Se l’intenzione del governo Renzi è quella di usare le pensioni per fare cassa – il nuovo presidente dell’Inps Tito Boeri parla di 4 miliardi annui -, per Federspev, la federazione che rappresenta oltre 20.000 dirigenti medici, farmacisti, veterinari e loro superstiti aderente alla Confedir, farlo sulle spalle del ceto medio sarebbe un’”idea malsana”.

LA CRITICA DI POERIO

Tito Boeri, il professore bocconiano, da dicembre scorso alla guida dell’Inps, è fra i sostenitori dell’opportunità di ricalcolare le pensioni superiori a 2.000 € mensili lordi con il metodo contributivo già in vigore per i lavoratori assunti dopo il 1995.

“A conti fatti se il Boeri presidente INPS dovesse ispirarsi al Boeri bocconiano è del tutto evidente che si introdurrebbe l’ennesimo balzello a carico di un ceto medio formato soprattutto da ex lavoratori dipendenti,pubblici e privati, già tartassati e spremuti”, ha scritto su Formiche.net Michele Poerio, presidente nazionale Federspev.

“Certo,- ha continuato Poerio nel suo intervento – ora bisognerà vedere se il presidente Renzi accetterà questa impostazione già bocciata da numerose sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che tutelano i diritti quesiti”

LE FRASI DI BOERI

Durante un’intervista a Presa diretta su Rai 3 il neo presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, in attesa del decreto ufficiale di nomina da parte del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha parlato di “un contributo del 20, 30%” sulle pensioni di “oltre 2.000 euro al mese” per recuperare “4 miliardi ogni anno”.

“Ci sono – ha ribadito Boeri parlando del sistema previdenziale – delle iniquità pazzesche nel sistema pensionistico”.

LA REPLICA DI FEDERSPEV

“La Federspev contrasterà – ha replicato il presidente Poerio definendo quella di Boeri una “idea malsana” – con tutti i mezzi e in tutte le sedi giurisdizionali tale balorda iniziativa,   invitando nel contempo il presidente designato Inps Boeri a cercare, prioritariamente, di scovare i lavoratori in nero, di eliminare le “vere” pensioni d’oro ed i vitalizi politici immotivati, di separare la previdenza dall’assistenza e di cancellare le pensioni di invalidità fasulle”.


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