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Scelta Civica, le ultime scosse tra esodi verso il Pd e umori poco renziani alla Camera

Calamita Renzi attrae. Il premier Matteo Renzi continua nella sua capacità di attrarre consensi e appoggi parlamentari trasversali, come si è visto anche nella partita della presidenza della Repubblica. Così, dopo l’elezione del nuovo capo dello Stato, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio sta per consolidare e rafforzare le basi parlamentari del Pd, non si sa con quanto entusiasmo della minoranza dem.

CHI HA LASCIATO SCELTA CIVICA

In Parlamento c’è già chi ha deciso di abbandonare la zattera di Scelta Civica e approdare nel Pd di renziano. Ecco i parlamentari – in prevalenza senatori – che hanno deciso aderire al Pd renziano: Gianluca Susta, il ministro dell’Istruzione ed ex coordinatore di SC, Stefania Giannini, Alessandro Maran, il vicepresidente del Senato, Linda Lanzillotta, il giuslavorista Pietro Ichino, il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, l’economista Irene Tinagli (già candidata alla segreteria) e il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

(ECCO LA LETTERA INTEGRALE DEI FUORIUSCITI DA SCELTA CIVICA)

LA POSIZIONE DI DELLA VEDOVA

Tra coloro che non hanno firmato la lettera, mentre nelle scorse ore le cronache giornalistiche assicuravano che facesse parte di coloro che lasciavano il movimento fondato da Monti, c’è il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, che intenderebbe partecipare al congresso del prossimo 8 febbraio dove ribadirà il sostegno al governo e la piena partecipazione alla maggioranza.

LE SCELTE DI ZANETTI

Il caso dei parlamentari di Scelta Civica s’inserisce nel percorso che domenica prossima giungerà al congresso del movimento per l’elezione del nuovo segretario. Enrico Zanetti, deputato e sottosegretario all’Economia, è il segretario in pectore visti i risultati dei congressi regionali che lo hanno vincitore. E proprio la vittoria di Zanetti sarebbe anche uno dei motivi che hanno indotto gli 8 parlamentari di Scelta Civica a defilarsi definitivamente dal movimento perché non condividono la prospettiva “autonomistica” di Zanetti rispetto a sintonie più organiche con il Pd renziano. Scenario che invece non è condiviso da Zanetti.

LA SITUAZIONE ALLA CAMERA

All’interno del gruppo degli ex montiani alla Camera (25, compreso Tinagli che ha appena aderito al Pd) è invece prevalente un orientamento pro centrodestra e più affine in particolare ad Area Popolare. Ma al momento non sono in programma passaggi di gruppo, secondo la ricostruzione di Formiche.net. Ma di certo deputati come Paolo Vitelli, Gianfranco Librandi e Salvatore Matarrese aveva da tempo espresso un orientamento di certo non affine a quello del Partito democratico. Non a caso, infatti, non hanno seguito la strada degli 8 che oggi ufficialmente hanno deciso di iscriversi al Pd.

(SPECIALE FORMICHE.NET SUI DESTINI DI SCELTA CIVICA)

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