Continua a salire con decisione la fiducia degli operatori. Sul versante famiglie, è sempre il clima economico a guidare il balzo: questo indicatore è tornato a livelli che non si erano più visti dai primi anni dell’euro, ovvero nel 2001-2002.
Guardando al dato fiducia in relazione all’evoluzione dell’economia, sono le percezioni circa l’andamento futuro della disoccupazione a registrare un netto miglioramento. Ciò è in parziale contrasto con le valutazioni sulla situazione personale che seppur in miglioramento lo sono in misura molto meno marcata: il relativo indice si è ripreso, ma è sui livelli di inizio 2011. In particolare, i giudizi sul bilancio familiare faticano a decollare, con ancora un’ampia area di famiglie che intacca i propri risparmi o contrae debiti.
Sul lato imprese, invece, il miglioramento appare finalmente più diffuso: sono sempre servizi e commercio a fare da traino, ma anche la manifattura è settore in cui si registra un buon rialzo.
Si riprende anche il clima di opinione delle costruzioni anche se – data la volatilità di questa statistica – è ancora difficile individuare una chiara tendenza. Nell’insieme, sono buone notizie in vista della ripresa; tuttavia resta da verificare come si trasleranno in andamenti effettivi del Pil, visto che negli ultimi tempi si è verificato un certo scollamento tra indicatori soft e hard del ciclo economico.