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Come cambia la comunicazione

C’erano i manager e c’erano i giovani, quelli di Agol (Associazione Giovani Opinion Leader) ma soprattutto quelli che parteciperanno al premio. Un vero e proprio contest con il quale si potranno vincere master universitari, stage e la possibilità di vedere realizzato il proprio progetto direttamente dalle aziende partner. Presentazione del premio Giovani Comunicatori di AGOL, ieri, al Circolo Canottieri Aniene. Ecco chi c’era e che cosa si è detto.

LA POLITICA COMUNICA COME UN’IMPRESA?

Fondamentalmente non c’è differenza tra comunicare un’azienda e comunicare la politica”. E’ questo uno dei tanti spunti di riflessione arrivati dal comunicatore e lobbista Claudio Velardi. “In realtà si tratta in tutti e due i casi, di capire di cosa si sta parlando e di tradurre una determinata strategia in messaggi che siano comprensibili ai più. Questo vale per un’azienda ma vale anche per la politica”.

LOBBY E’ COMUNICAZIONE?

Anche l’attività di lobbista, oggi più che in passato, richiede capacità e competenze da comunicatore. Ne è convinto Gianluca Comin, già direttore delle relazioni esterne di Enel e fondatore di Comin & Partner: “Si integrano sempre di più. La comunicazione si avvicina alla lobby nel parlare ai decisori che sempre di più stanno sui social network e seguono una comunicazione non convenzionale. Quindi, bisogna essere su entrambi i fronti per essere più efficaci”.

E IL GIORNALISMO?

Ed è inevitabile che questi cambiamenti si ripercuotano anche sul giornalismo, in particolare quello televisivo. Un’autentica rivoluzione secondo il giornalista Sky TG24 Gianluca Semprini che ha moderato l’evento: “La comunicazione sta cambiando molto velocemente. Oggi – a differenza di 10 anni fa – con un telefonino o un tablet tutti possono realizzare un servizio televisivo, girare immagini ad alto livello,  montarle e fare un speech. Non basta più avere una tessera in tasca. Prima i giornalisti lo capiscono e meglio va per tutti”.

LA VERSIONE DELLE AZIENDE

Il direttore Brand Strategy e Media di Telecom Italia, Carlotta Ventura, ha sottolineato l’impegno per il lavoro dell’azienda di telecomunicazione. “Puntare sui giovani vuol dire puntare sull’innovazione, per questo assumeremo 4.000 persone nei prossimi anni”. E, poi, ancora un consiglio: “La sfida più grande per i ragazzi è imparare quando è meglio comunicare, quanto e dove”.  Per Vittorio Cino di Coca Cola Italia, ci sono tre qualità imprescindibili che un giovane deve avere per fare comunicazione in questo contesto in continua e rapidissima trasformazione. “Ci vogliono passione, capacità di vedere e capire il futuro e un pizzico di follia”. Per Andrea Prandi, direttore comunicazione Edison “bisogna veramente essere pieni di idee e saper raccontare delle storie. Oggi, molto semplicemente, tutto è storytelling”.

L’INIZIATIVA

Gli studenti universitari e i giovani comunicatori che vogliano partecipare, dovranno iscriversi sul sito www.premioagol.it tra il l’1 e il 30 aprile. “Siamo sicuri che i concorrenti sapranno offrire un contributo di alto livello”, ha commentato il presidente di AGOL Pierangelo Fabiano.


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