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Chi c’era alla presentazione della mostra organizzata dalla Fondazione Sorgente Group

Dal presidente di Poste Italiane Luisa Todini al presidente della Camera di Commercio di Roma Giancarlo Cremonesi, passando per la principessa Elettra Marconi, Claudio Strinati, Maddalena Letta ed Esther Crimi. Ieri sera personalità del mondo dell’imprenditoria, della cultura e della mondanità erano a convegno nello spazio espositivo Tritone a Roma per la conferenza sulla mostra “Magistri Astronomiae dal XVI a XIX secolo: Cristoforo Clavio, Galileo Galilei e Angelo Secchi”, organizzata dai padroni di casa Valter e Paola Mainetti, presidente e vice presidente della Fondazione Sorgente Group.

È stata l’occasione per approfondire le opere esposte nella mostra: la lettera autografa di Galileo Galilei che parla della scoperta dei quattro satelliti di Giove, ma anche dei documenti dei celebri matematici e astronomi Cristoforo Clavio, Galileo Galilei e Angelo Secchi, custoditi presso l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, insieme agli strumenti scientifici per l’osservazione della volta celeste del Museo Astronomico e Copernicano dell’Inaf, al Globo Celeste della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

“Si tratta della lettera più importante per la storia della scienza”, ha esordito Martin Maria Morales SJ, Direttore dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana: ” Dopo aver puntato il cannocchiale al cielo, Galileo iniziò a raccontare le sue scoperte attraverso le lettere, osservando che la superficie della luna non era affatto perfetta ma ricca di imperfezioni, che i pianeti orbitano attorno al Sole e che Giove ha delle lune i suoi satelliti, sconvolgendo il sapere tradizionale”. Inoltre “abbiamo riscosso uno straordinario interesse per la mostra da parte di studiosi, semplici cittadini e giovani studenti”, ha spiegato Paola Mainetti, “crediamo nella necessità di conservare, ma anche consegnare ai posteri documenti dal così alto valore scientifico e storico. È per questo che abbiamo sostenuto il restauro e la digitalizzazione del Fondo Clavius, appartenente all’Archivio della Pontificia Università Gregoriana, di cui sono esposti qui nello Spazio Espositivo Tritone 11 tra manoscritti e lettere”.

Fabrizio Fiore, Direttore dell’Osservatorio di Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ricorda: “La missiva di Galilei, che fa parte delle 299 lettere del Fondo Clavio, è preziosa anche perché avvalora un nuovo approccio scientifico, l’osservazione diretta dei fenomeni. Proprio da qui parte la rivoluzione introdotta dallo scienziato pisano che arriva fino ad Angelo Secchi e ai nostri giorni con la moderna cosmologia e l’uso dei satelliti e sonde spaziali. Claudio Strinati, direttore scientifico di Fondazione Sorgente Group, ha esortato i presenti a diffondere l’esistenza di una “mostra così originale e diversa dalle altre, che fino al 31 maggio farà conoscere le storiche radici della scienza moderna”.

La conferenza, moderata dalla curatrice della mostra Valentina Nicolucci, si è conclusa con un aperitivo presenziato dall’imprenditrice e collezionista Paola Santarelli, la presidente di Anima Sabrina Florio, l’avvocato Daniela Becchini, l’imprenditore Angelo Donati, l’attore e regista Gabriele Mainetti, i principi Guglielmo e Vittoria Giovannelli Marconi, i principi Fabrizio Caracciolo, Scipione Borghese, Barbara Massimo e Fabrizio Massimo, il Principe Carlo Giovannelli, oltre all’ad di Ama Daniele Fortini, il consigliere di Stato Claudio Boccia, il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello, Pier Giorgio e Antonella Romiti, l’ad di Invimit Sgr Elisabetta Spitz.

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