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Così gli italiani hanno giudicato le dimissioni di Lupi. Report Lorien Consulting

Cosa ricordano gli italiani dell’ultima settimana? Da quali tematiche di interesse politico sono stati colpiti?
Davanti a tutti l’attentato nel museo di Tunisi da parte dell’ISIS ha sconvolto l’opinione pubblica e l’eco mediatica è stata decisamente forte. Cresce infatti notevolmente anche la preoccupazione degli italiani sul tema.

IL TERRORISMO E LE PAURE CRESCENTI SULLA POLITICA ESTERA 

Il 90% dei cittadini italiani teme che i terroristi dell’ISIS possano presto colpire anche in Italia e invocano leggi più efficaci per contrastare il terrorismo intervenendo su chi alimenta l’odio e la violenza.
Rifiutano invece sia l’ipotesi di un intervento militare nei Paesi governati dall’ISIS sia interventi volti ad impedire gli sbarchi dei migranti. Tema che viene percepito come nettamente separato da quello del terrorismo.

IL CASO GRANDI OPERE E LE DIMISSIONI DI LUPI 

In secondo luogo colpiscono più le dimissioni di Lupi che lo scandalo tangenti sulle grandi opere in sé che ha portato all’arresto di Incalza. Infatti il 94% ha sentito parlare dello scandalo, ma la maggior parte degli italiani (45%) lo considera un evento, pur grave, ma tutt’altro che sconvolgente o inaspettato. Il 34% ritiene addirittura che sveli un sistema di corruzione diffuso che coinvolge tutti i livelli.

Viceversa è stata particolarmente apprezzata la scelta delle dimissioni (non dovute) da parte del Ministro Lupi, un gesto che accoglie il giudizio positivo del 67% della popolazione. Tanto che l’86% ritiene che questo principio di onorabilità debba valere per tutti quelli che vengono coinvolti direttamente o anche solo indirettamente da questo genere di scandali.

IL GOVERNO RENZI E LE TENDENZE DEI PARTITI

Infine, continua a calare il giudizio positivo sul Governo Renzi che raggiunge un nuovo minimo storico al 43% di consensi, mentre continua a diminuire anche la fiducia nel futuro (48%). Per il momento si potrebbe dire che la “magia” del governo è finita. Tuttavia il PD riesce ancora a mantenere e rafforzare i propri voti (38%), mentre la Lega Nord attraversa una momentanea battuta d’arresto dopo le divisioni interne e l’assoluzione di Berlusconi (che fa recuperare qualcosina a Forza Italia dopo il calo progressivo che perdurava da mesi).



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