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Ecco come è stato commemorato Marco Biagi

Si è conclusa da poco, in una gremita sala Zuccari del Senato, la XIII^ giornata in memoria di Marco Biagi, durante la quale si è svolto il convegno “La Grande Trasformazione del lavoro nella contrattazione collettiva”.

Il convegno è stato aperto dal presidente del Senato Pietro Grasso che ha ricordato “l’impegno di studio e di riforma di Biagi nei diversi governi con cui ha collaborato” attraverso un operato “che ha sempre avuto l’obiettivo di modernizzare il mercato del lavoro italiano. Ha poi sottolineato come “la sua morte è una testimonianza contro ogni forma di violenza e di terrorismo”.

RAPPORTO ADAPT SULLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Durante il convegno è stato presentato da Paolo Tomassetti, ricercatore ADAPT, il primo Rapporto annuale sulla contrattazione collettiva in Italia, a cui ha seguito il commento del presidente di ADAPT, Emmanuele Massagli. Massagli ha sottolineato “la capacità della contrattazione di anticipare le norme, quando il legislatore ancora non sa come risolvere i problemi” ricordando come spesso si dimentica che “contrattazione crea valore, non si concentra solo sul salario ma anche sulle soluzione organizzative”. “In un clima in cui la rappresentanza non piace” ha sottolineato “le parti sociali devono recuperare legittimità dal basso”.

RICORDARE MARCO BIAGI PROSEGUENDO LE SUE INTUIZIONI

Per il prof. Michele Tiraboschi la contrattazione oggi “resta centrale, perché spesso si dimentica che tutte le nuove norme devono poi essere applicate nella contrattazione collettiva”. Il docente ha ricordato che il modo migliore “per portare avanti l’opera di Marco Biagi è proseguire nelle sue intuizioni” in particolare chiedendosi “quale sia il ruolo delle relazioni industriali e della rappresentanza oggi”.

LE PAROLE DI MAURIZIO SACCONI

È intervenuto poi il senatore Maurizio Sacconi per il quale Biagi “partendo dalla centralità della persona aveva la sussidiarietà come punto chiave” facendo sì “che non fosse la norma regolativa il centro del diritto del lavoro”. Per il Presidente della Commissione Lavoro del Senato “l’Italia rischia di non reagire agli stimoli esterni per una grande rigidità interna e poca flessibilità” in anni in cui “i lavoratori hanno sempre pagato le conseguenze delle fasi negative e non i benefici dei pochi aumenti di produttività che ci sono stati in alcuni settori”. Rispetto al tema della rappresentanza ha ricordato come sia importante “che la legge non sostituisca la libera azione delle parti sociali, che devono comunque

LE CONCLUSIONI DI POLETTI E IL PREMIO MARCO BIAGI

Ha concluso il convegno il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Parlando del rapporto presentato ha sottolineato che “il tema la contrattazione guarda avanti, ci siamo occupati molto di norme ultimamente ma sappiamo che la norma vive in un contesto sociale, è praticata da parti sociali e impresa”. L’aspetto culturale da affrontare per Poletti è che “la dinamica conflitto-contratto non rappresenti da nessuno delle due parti i cambiamenti attuali”, è necessario ricordare infatti come “manchi ancora, al momento, lo sforzo intellettuale per leggere i cambiamenti del lavoro”. Quanto alle soluzioni che in mente il Governo centrale è il ruolo della “partecipazione come metodo di incontro tra rischio e risultato”, lasciando spazio al rapporto tra le parti e non ad uno “Stato invadente che non è la soluzione per i problemi attuali”. In ultimo il Ministro ha sottolineato come è urgente “superare l’idea che il solo posto in cui si impara è la scuola, riconoscendo all’impresa un valore formativo”.

In conclusione del convegno il Ministro Poletti ha consegnato i premi Marco Biagi per la miglior tesi di laurea e di dottorato rispettivamente ad Emanuele Dagnino e Silvio Bologna.

Rapporto annuale sulla contrattazione collettiva in Italia – Executive summary
Rapporto annuale sulla contrattazione collettiva in Italia – Slides di sintesi



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