Anno 2010. L’Abruzzo guidato dalla giunta Chiodi approva una legge regionale sulle lobby, unendosi alle sorelle maggiori che una legge in materia l’avevano già, Toscana su tutte. Promotore della legge il consigliere regionale (in quota PdL) Riccardo Chiavaroli.
Le buoni doti di comunicatore di Chiavaroli e la notizia in sé fecero ottima pubblicità alla legge. Se ne parlò molto, anche se molti dimenticano che – come quasi ogni legge – senza decreti attuativi restava lettera morta. Una bella bacheca senza trofeo. E così è rimasta a lungo. Una vetrina che non aveva nulla da esporre. Arrivati quelli, c’è voluto altro tempo perché il meccanismo amministrativo si mettesse in moto.
Eppure, alla fine, si è mosso. La settimana scorsa il Consiglio regionale abruzzese ha finalmente deciso di aggiornare l’elenco dei lobbisti accreditati. Ecco gli iscritti al nuovo elenco, sei in tutto:
(1) Associazione Help handicap onlus, rappresentata da Stefano Di Giuseppe, Mariangela Rametta e Maria Rosaria Urbano. (2) Collegio regionale maestri di sci – Abruzzo, rappresentato da Gianni Del Castello, Francesco Di Donato, Luigi Faccia e Gianluca Museo. (3) Federazione nazionale dei dirigenti e dei quadri direttivi delle Regioni, rappresentata da Silvana De Paolis. (4) Ordine degli ingegneri della provincia dell’Aquila, rappresentato da Elio Masciovecchio. (5) Ordine degli psicologi della regione Abruzzo, rappresentato da Tancredi Di Iullo, Ulderico Cicconi, Giuseppina De Sanctis e Luca De Leonardis. (6) Associazione Syncronia onlus, rappresentata da Riccardo Brignoli, Guia Buzzetti, Sara Citerei, Annarita Ianni, Erica Marchione, Angela Paris, Monica Perilli, Maria Cristina Scaccia, Valisari Laura.
Un passo avanti importante, il segnale della volontà di far funzionare la legge. L’unica, peraltro, che ora può vantare un funzionamento concreto. Non è da tutti.