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Primarie Pd Campania, De Luca vittorioso grazie a Storace

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori, pubblichiamo l’articolo di Giovanni Bucchi uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi

La spinta decisiva alla vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie del Pd in Campania è arrivata da quell’elettorato di centrodestra che ha deciso di votare per l’ex sindaco di Salerno. Ne è convinto Carlo Aveta, 40 anni da Portici (Napoli), consigliere regionale del gruppo Misto in quota la Destra, il partito di Francesco Storace di cui è segretario regionale.

Cresciuto a pane e Msi, Aveta è uno dei principali sostenitori di De Luca dal fronte opposto. «Da un anno dico che Vincenzo è l’unica persona in grado di dare una svolta alla Campania» sottolinea. Come Aveta, altri dal centrodestra pur non di non sostenere il bis del forzista Stefano Caldoro si sono spostati sul leader salernitano, suscitando imbarazzi e polemiche nel Pd. Tra questi pure il senatore cosentiniano del Gal (ma eletto col Pdl) Vincenzo D’Anna. Ed è quindi anche grazie alla mobilitazione di pezzi dello schieramento avverso che De Luca ora è il candidato governatore del Pd alle elezioni regionali del 10 maggio, dopo aver ottenuto il 52% dei consensi alle primarie di domenica scorsa contro il 44% dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, ex assessore bassoliniano, e il 4% di Marco Di Lello, deputato socialista.

Aveta, perché lei, che guida in Campania un partito chiamato la Destra, sta col candidato del Pd?

Le ideologie appartengano al secondo millennio mentre noi siamo nel terzo; parlare ancora di comunisti e fascisti è anacronistico, occorre valutare gli uomini. E l’unico politico che ha dimostrato di saper fare qualcosa in questa regione è De Luca. Lo si è visto da come ha cambiato volto a Salerno, trasformandola da anonimo capoluogo di provincia a grande città.

Diciamo la verità, le piace anche l’immagine dello sindaco-sceriffo.

De Luca è un uomo coerente con le proprie idee anche in tema di ordine pubblico e disciplina, non a caso gli è stato dato quel soprannome. Sono note le sue battaglie contro gli abusivi e contro la prostituzione. Se penso che Forza Italia in Parlamento ha votato per Mare Nostrum, allora mi chiedo: dove stanno le idee di destra e di sinistra? Camminano sulle gambe di uomini, oggi ancora più di ieri.

Quindi meglio De Luca del Pd che Caldoro di Forza Italia?

Non c’è nemmeno da discuterne. Caldoro ha fallito nella guida della Campania sotto tutti i punti di vista. Dice di aver salvato i conti della sanità, ma si dimentica di ricordare che con lui le prestazioni sanitarie a pagamento sono state anticipate all’1 ottobre dagli ultimi giorni del’anno. Per il Ministero della Salute siamo gli ultimi in Italia nella qualità dei servizi sanitari, stesso discorso per i trasporti, inoltre la Campania è tra le peggiori regioni in Europa nella capacità di spesa dei fondi del’Ue e non ha fatto nulla sul ciclo dei rifiuti. Potrei continuare fino a domani. Queste cose però io non le dico da oggi, è dal settembre 2012 che in consiglio regionale sono passato all’opposizione.

Perché non si è battuto dentro la proprio schieramento invece che cambiarlo?

Io e il senatore D’Anna abbiamo chiesto più volte le primarie, ma non ci hanno ascoltato. Detto ciò, le alternative erano veramente poche, il panorama politico del centrodestra campano è desolante. Se questo schieramento deve essere rappresentato dai vari Stefano Caldoro, Martusciello e Cesaro, io non ho problemi a dire che mi sento più vicino alle posizioni politiche di Landini.

La mobilitazione dell’ettorato di centrodestra è stata determinante nella vittoria di De Luca?

Molti elettori di centrodestra sono andati a votare per De Luca in maniera spontanea. Senza questo contributo, credo che ci sarebbe stato un testa a testa con Cozzolino che aveva buona parte dell’apparato del Pd dalla sua. Cozzolino, comunque, è una persona molto preparata e sarebbe stato un ottimo candidato. Il Pd ha saputo mettere in campo due grandi personalità, mentre il centrodestra non ha speranze.

Lei ha votato?

No, sosterrò il vincente (quindi De Luca, ndr) il 10 maggio. Volevo evitare inutili polemiche, ho dissuaso dall’andare alle urne persino i miei genitori.

Che farà ora?

Con D’Anna e altri stiamo preparando una lista civica, chiamata Patto per la Campania, a sostegno di De Luca, così da raccogliere tutte quelle persone tendenzialmente provenienti dal centrodestra ma convinte di sostenere il nostro candidato. Questa lista sarebbe nata anche in caso di vittoria di Cozzolino.

De Luca però ha un problema giudiziario: oltre a essere decaduto da sindaco di Salerno per aver mantenuto la doppia poltrona da viceministro alle Infrastrutture e da sindaco durante il governo Letta, è fresco di condanna in primo grado per abuso d’ufficio, quindi non eleggibile per la legge Severino.

Sono un garantista a 360 gradi, De Luca è stato condannato solo in primo grado e fino a che non si esprime la Cassazione per me è un incensurato. Detto ciò, credo che nel giro di qualche mese al massimo la Corte Costituzionale interverrà dichiarando illegittima la legge Severino, così De Luca potrà tranquillamente fare il governatore della Campania.


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