Il senatore John McCain, già candidato repubblicano alle Presidenziali del 2008 e attuale Chairman dello US Senate Committee on Armed Services, è intervenuto al Center for Strategic and International Studies (CSIS) di Washington Dc con uno statement sulle attuali e future strategie di politica estera USA, nelle stesse ore in cui sale l’attenzione internazionale sullo Yemen.
McCain, da lungo tempo critico del sistema di spesa adottato dal Department of Defense, si è detto convinto della necessità di consolidare e rafforzare la leadership statunitense nei numerosi scenari d’instabilità in giro per il mondo, anche attraverso una più efficace ripartizione delle risorse dedicate alle Forze Armate.
Secondo il senatore repubblicano, infatti, sarà necessario già dai prossimi anni investire maggiormente in ricerca e sviluppo e “vi sarà bisogno di indirizzare gli attuali investimenti in tecnologie di prossima generazione, al fine di superare gli schieramenti avversari”.
Più in particolare, McCain ha affermato: “Sarà fondamentale implementare la capacità cyber delle Forze USA così come gli strumenti di controllo dello spazio cibernetico, nonché migliorare le tecnologie unmanned per l’aerospazio”, considerando proprio gli investimenti nell’industria aerospaziale come una delle chiavi di vittoria di prossimi eventuali conflitti.
Un’adeguata declinazione dell’hard power, affiancato ad una più efficace azione diplomatica rappresentano i punti cardinali del pensiero del senatore repubblica: pur nella consapevolezza delle attuali divisioni interne al partito repubblicano e tra democratici e repubblicani al Congresso, più volte l’eroe di guerra ha sottolineato come la vera forza degli Stati Uniti risieda nella capacità di trovare un sostegno unanime e bipartisan alle scelte di politica estera.
Senza troppi giri di parole, è stata condannata più volte l’azione russa in Ucraina, giudicata come una spregiudicata e inaccettabile invasione di uno Stato sovrano: a più riprese McCain si è chiesto quali saranno le scelte strategiche degli alleati europei sul tema e se vi sarà una presa di posizione più decisa da parte dell’UE. Preoccupazione crescente è stata, poi, espressa per quanto sta accadendo in Yemen e in tutto il Medioriente.