Siamo agli sgoccioli. Il nome del prossimo direttore per l’Italia digitale potrebbe essere reso noto già questo pomeriggio durante il consiglio dei ministri. Allo scadere del mese, data entro cui terminerà ufficialmente l’esercizio della dimissionaria Alessandra Poggiani, l’Agid avrà comunque il suo direttore.
La partita è ancora aperta o un nome già c’è, Antonio Samaritani, come ha scritto il Corriere delle Comunicazioni parlando di candidato “forte”?
Nell’elenco pubblicato dal governo il suo nome è tra quelli che hanno dato il consenso alla pubblicazione. Sulla stampa, invece, è stato riportato tra quelli con forti appoggi politici.
Samaritani, direttore dei sistemi informativi della Regione Lombardia, ha già sfiorato il mandato al turno precedente, dicono fonti ministeriali: “A sponsorizzare il nome furono alcune strutture della presidenza del Consiglio, ma alla fine prevalse l’opinione di qualche digital champion. E il risultato fu l’elezione di Poggiani”.
Ma anche Paolo Barberis, consigliere per l’innovazione del governo Renzi, avrebbe un suo prescelto, di provenienza bancaria, svela la fonte istituzionale a Formiche.net.
I consigli ricevuti per la precedente direzione, che condusse Poggiani sulla poltrona dell’Agid, forse non hanno portato i frutti sperati. Prima le polemiche sulla laurea, poi i dubbi relativi alle competenze, infine i dibattuti risultati ottenuti dall’Agenzia. E l’abbandono per candidarsi alla regione Veneto.
La scelta è adesso nelle mani di Renzi. Prevarrà la linea di Madia o i suggerimenti di Barberis? O quelli di Andrea Guerra?