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Booking.com, ecco perché l’Antitrust ha chiuso il caso

Nessun pericolo per la concorrenza se Booking.com permetterà ad hotel e strutture ricettive di adottare prezzi anche più bassi sulle varie piattaforme di prenotazione online.

Dopo aver verificato le possibili limitazioni della concorrenza legate alle prenotazioni online, l’Antitrust ha annunciato oggi la chiusura dell’istruttoria avviata nel 2014 in Italia, Francia e Svezia nei confronti di Priceline, il gruppo olandese che gestisce parte del mercato delle prenotazioni online attraverso Booking.com.

LA VICENDA

Le Authority dei tre Paesi hanno accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni assunti dalla società del gruppo Priceline, Booking.com B.V. e Booking.com (Italia), attive nel mercato delle prenotazioni online di hotel e altre strutture ricettive.
“La chiusura dell’indagine antitrust – si legge in una nota del gruppo – arriva dopo un market test – coordinato dalla Commissione europea – effettuato in Italia, Francia e Svezia avviato proprio per verificare i reali vantaggi per il mercato dalle proposte di Booking.com”.

L’istruttoria avviata il 7 maggio scorso era stata aperta anche nei confronti di Expedia, su cui il procedimento è ancora in corso.
Sotto la lente dell’Antitrust erano finite le possibili limitazioni alla concorrenza connesse all’utilizzo di clausole nei rapporti con gli hotel partner e di parità tariffaria. Tali clausole obbligavano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online.

COSA CAMBIA

Booking.com si è resa disponibile a modificare alcuni aspetti della cosiddetta “Parity Rate” grazie ai quali le strutture ricettive potranno adesso liberamente fissare prezzi diversi sulle varie piattaforme di prenotazione online.

I VANTAGGI PER I CONSUMATORI

Oltre il 30% dei viaggiatori italiani effettua per i propri soggiorni prenotazioni online, percentuale che sale a più del 40% per la totalità degli europei, sottolinea l’azienda.
L’introduzione di queste modifiche per i consumatori vorrà dire poter beneficiare di più concorrenza, mentre permetterà agli albergatori di poter negoziare tariffe e condizioni più vantaggiose con le Otas (online travel agencies), fa sapere il gruppo, che si impegna ad attuare questi impegni in tutti i mercati dell’Ue e in stretta collaborazione con le autorità dei rispettivi Paesi.

GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO

Per Darren Huston, CEO di Booking.com, le modifiche recepite oggi inoltre “portano un incremento dei clienti per i nostri partner, e uno sviluppo del turismo in Europa e all’estero”.
“Sosteniamo e incoraggiamo la concorrenza equa sul mercato, perché è il motore dell’innovazione, dell’efficienza e, soprattutto, un valore aggiunto per i consumatori”, ha detto il Ceo di Booking.com.


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