L’interesse per il calcio aumenta, gli stadi si svuotano. Errore no, paradosso forse: perché di mezzo c’è la televisione, da anni ormai il mezzo preferito degli italiani per seguire le partite.
Certo, qualcuno potrebbe obbiettare che la tv c’è anche in Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, eppure gli stadi sono pieni e colorati. La differenza sta tutta nella qualità degli stessi: confortevoli, affascinanti e sicuri i loro, scomodi, vetusti e pericolosi i nostri. E così gli italiani, in attesa che qualcuno si svegli, hanno deciso di abbandonarli in virtù di divano e maxischermo, magari con il conforto di viveri e bevande.
La tendenza va avanti da anni ed è in continuo aumento anche perché, nel frattempo, pay tv e Lega Calcio l’hanno assecondata in pieno. Le prime allestendo attorno alle partite veri e propri show, tanto che l’evento in sé viene talmente vivisezionato da passare quasi in secondo piano, la seconda spalmando il campionato in più giorni e a tutti gli orari possibili, scomodi per andare allo stadio ma perfetti per restarsene a casa.
Ne viene fuori una vera e propria abbuffata di calcio televisivo, con conseguente aumento dell’audience. La regina, ancora una volta, è la Juventus, che secondo i dati raccolti da Tuttosport domina sia a livello complessivo (le sue gare, finora, sono state viste da 55.150.732 di persone!) che singolarmente.
Nella “top ten” delle partite più seguite dell’anno la Signora compare ben 6 volte: Juventus-Inter (la più vista in assoluto con 3.672.373 di spettatori), Napoli-Juventus (3.612.607), Roma-Juventus (3.433.943), Juventus-Roma (3.134.059), Juventus-Milan (3.122.351) e Milan-Juventus (3.071.445). In mezzo c’è il derby di Milano (quarto con 3.408.143) e, a concludere la classifica delle prime posizioni, Roma-Inter (2.704.523), Milan-Napoli (2.682.100) e Napoli-Inter (2.659.609). Ascolti importanti e tutt’altro che casuali.
A “tirare” di più infatti sono le squadre a “strisce verticali” (quelle che hanno tifosi un po’ in tutta Italia) come Juventus, Milan e Inter, seguite da Roma e Napoli. Dopo di loro il vuoto, con Fiorentina e Lazio staccate ma dignitose e la provincia costretta ad aspettare i big match per racimolare un po’ di audience. Altrimenti sono dolori: la “flop ten” infatti vede al primo posto (o all’ultimo, a seconda dei punti di vista) un Chievo-Empoli seguito da ben 990 spettatori(!), seguito da Empoli-Verona (1.853) e da Empoli-Chievo (2.489).
Lo stesso Empoli però si è risollevato quando ha affrontato Milan (1.750.371), Juventus (1.671.431) e Inter (1.321.976), a dimostrazione che non sono solo le grandi partite a incollare gli italiani al divano. Molto più difficile invece riempire gli stadi, ammesso che i club ci stiano provando veramente. A parte qualche picco comunque previsto (Milan-Inter, 79.173 spettatori tra abbonati e paganti o Milan-Juventus, 78.681) le nostre tribune sono spesso vuote. Secondo i dati raccolti nel primo trimestre dall’Osservatorio Calcio Italiano l’affluenza media è di 21.850 spettatori, addirittura il 6,9% in meno dello scorso anno. L’isola felice, ancora una volta, è la Juventus: finora il suo pubblico ha riempito il 93% della capienza complessiva. Guarda caso lo Stadium è l’unico moderno e di proprietà, costruito sul modello degli altri impianti europei… Un segnale ben preciso che la Lega Calcio continua a ignorare; e le tv se la godono…