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Tutti i dossier di Abe negli Usa

Mai un premier giapponese ha parlato finora al Congresso riunito degli Stati Uniti e il primo a farlo sarà mercoledì il conservatore Shinzo Abe. Usa e Giappone, d’altronde, non sono sempre stati grandi alleati: fino a 70 anni fa erano anzi grossi nemici. Poi le cose sono cambiate e ora, ad avvicinare un po’ di più Washington e Tokyo, c’è il comune obiettivo di contenere l’espansione della Cina.

LA PARTNERSHIP TRANS-PACIFICA

Per farlo il presidente americano Barack Obama punta da tempo sulla Trans-Pacific partnership (Tpp), un accordo per il libero commercio tra 12 nazioni dell’area che coprono il 40% del Pil globale e che esclude Pechino. Dopo un lungo negoziato l’intesa sembra vicina, come ha rivelato lo stesso Abe sul Wall Street Journal. Ma al centro dell’accordo c’è anche la pura economia: per il Giappone può essere l’occasione buona per trovare lo slancio decisivo, dopo che il pacchetto di misure economiche del governo, la cosiddetta Abenomics, non ha ottenuto i risultati attesi.

IL TOUR

Il viaggio americano di Abe è iniziato l’altro ieri e durerà fino al 3 maggio. Oltre che a Washington – racconta Associated Press – il premier giapponese si recherà anche a Boston (Massachusetts), nella Silicon Valley e a Los Angeles (California).

LE TENSIONI

I riflettori, però – spiega il Japan Times – sono tutti puntati sul discorso che il premier nipponico terrà domani alle Camere riunite. Diversi osservatori lo considerano di gran lunga il momento più delicato del viaggio, perché molti cittadini e parlamentari americani, riporta il Guardian – sia democratici sia repubblicani – sperano che l’occasione sia propizia perché Abe rivolga le proprie scuse ufficiali per i crimini perpetrati dal Giappone in alcuni Paesi asiatici invasi in passato, come la Corea e la Cina. La cosa, però, appare improbabile e non solo perché il premier giapponese è un ultra-nazionalista. Al centro delle tensioni tra Washington e Tokyo c’è soprattutto la ridefinizione della presenza militare americana ad Okinawa, mal digerita dalla comunità locale che si oppone alla costruzione di un nuovo aeroporto per le Forze Usa.

IL MESSAGGIO

Il cuore del viaggio di Abe riguarda infatti i dossier militari. Ieri – rimarca Reuters – sono state annunciate le nuove linee guida del trattato di alleanza per la Difesa, rivisto per la prima volta dal 1997. Si tratta di un documento importante, perché Washington vi ribadisce la propria disponibilità a difendere il Giappone anche in posti come le isole Senkaku, contese con la Cina che le chiama Diaoyu. Mentre nel suo discorso al Congresso, il premier giapponese spiegherà che d’ora in poi le Forze di difesa nipponiche potranno intervenire a sostegno di quelle americane anche fuori dai confini di Tokyo, aggirando una costituzione ultrapacifista redatta a seguito dalla sconfitta subita nella Seconda guerra mondiale.



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