Secondo di una serie di approfondimenti che è possibile leggere qui:
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L’Inps mette a disposizione diverse possibilità di lettura dei dati di bilancio, al fine di rappresentare e far comprendere gli andamenti economici dell’Istituto: quella finanziaria, di competenza o di cassa, o quella economica. Oltre a questi, l’INPS ha elaborato anche un bilancio sociale.
Il Bilancio Finanziario rende conto dell’evoluzione delle entrate e delle spese di competenza (o di cassa) dell’anno di riferimento, mentre il Bilancio economico rappresenta la struttura dei “costi e ricavi”.
Appare corretto evidenziare fin da subito che il bilancio economico, a differenza di quello finanziario, presenta una struttura che considera poste quali: acquisto di beni e servizi, costi del personale, ammortamenti e accantonamenti, ratei di inizio e fine anno e l’indicazione di poste rettificative ed integrative; tali valori, oltretutto non inclusivi della gestione in conto capitale – presente nel bilancio finanziario –, rappresentano, come anticipato, una valutazione “costo-ricavo” meno rappresentativa di quella finanziaria per un ente come l’INPS.
Quanto al Bilancio Finanziario, di Competenza e di Cassa, appare utile offrire al lettore del bilancio, una preventiva informazione con riguardo ad eventuali differenze numeriche riscontrabili tra le varie rappresentazioni dei risultati di bilancio dell’Istituto.
Più precisamente:
– Finanziaria di competenza: rappresenta il momento giuridico in cui sorge il fatto gestionale: entrate che si ha diritto a riscuotere (accertamento) e spese che si ha l’obbligo di pagare (impegno)
– Finanziaria di cassa: entrate effettive da riscuotere (fase del versamento all’ente) e spese effettive da pagare (fase di pagamento), relative ad accertamenti ed impegni sorti in più esercizi.
In altri termini:
▪ il bilancio di competenza ha per oggetto le entrate da accertare e le somme da impegnare nel periodo considerato, il cui saldo può indicare un avanzo, disavanzo o pareggio,
▪ il bilancio di cassa ha per oggetto le previsioni dei pagamenti e delle riscossioni che avverranno nel periodo considerato, il cui saldo può essere rappresentativo di un fondo cassa, deficit di cassa o pareggio.
Volendo esemplificare, si ipotizzi che l’Ente possieda un immobile locato in data 01.01.XX per un canone annuo pari ad Euro 12.000,00 e che l’incasso dello stesso avvenga in due momenti differenti (30.09.XX e 30.03.XX+1) per Euro 7.000,00 ed Euro 5.000,00; in termini di bilancio si avrà:
– Sistema di cassa: previsioni 01.01.XX, Stanziamento Euro 7.000,00
riscossioni 30.09.XX, Riscossioni Euro 7.000,00
Bilancio di cassa: Fondo cassa Euro 7.000,00
– Sistema di competenza: previsioni 01.01.XX, Stanziamento Euro 12.000,00
accertamento 01.01.XX, Accertamento Euro 12.000,00
riscossioni 30.09.XX, Riscossioni Euro 7.000,00
Residuo attivo 31.12.XX Euro 5.000,00
Bilancio di competenza: Avanzo Euro 12.000,00
Specularmente, con l’Ente soggetto passivo, si avrebbero le seguenti contabilizzazioni: per il sistema di cassa, “previsioni (stanziamento) e pagamenti” per Euro 7.000,00 ed un equivalente deficit di cassa, mentre, per il sistema di competenza, “previsioni (stanziamento) e impegni” per Euro 12.000,00, “pagamenti” per Euro 7.000,00 e “residuo passivo” per Euro 5.000,00, con un “disavanzo” pari ad Euro 12.000,00 nel bilancio di competenza.
Una “ulteriore tipologia” di bilancio fornito dall’INPS è il c.d. Bilancio Sociale. Trattasi di un contributo diretto a valutare gli effetti sociali ed economici dell’agire dell’Istituto; tale bilancio espone una sintesi ragionata delle molteplici funzioni svolte dall’INPS con lo scopo principale di misurare gli effetti dell’azione dell’Ente sui beneficiari delle prestazioni e su coloro che a vario titolo (dipendenti, partners, ecc.) sono interessati all’agire dell’Istituto.
Testo a cura di Cristiano Giovannetti e Stefano Biasioli