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Puglia, benvenuti alla quadriglia tra Fitto, Salvini, Poli Bortone e Schittulli

Fino a quando si può tollerare che Matteo Salvini usi toni minacciosi nei confronti di Elsa Fornero con il pretesto della riforma delle pensioni che porta il suo nome? Il leader della Lega non si limita a rivolgere delle critiche sul piano politico rispetto ad un evento di cui sono responsabili un intero governo (quello presieduto da Mario Monti) e la grande maggioranza del Parlamento che, a suo tempo, votò il decreto Salva Italia, di cui la riforma delle pensioni costituiva la parte più significativa. Personalizzare in questo modo un problema significa creare dei simboli ed esporli a dei rischi personali gravissimi (purtroppo il cammino della trasformazione del lavoro ha avuto le sue vittime). Elsa Fornero non è più ministro da tre anni, ma è ancora costretta a vivere sotto scorta.

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Salvini continua a strumentalizzare il problema dei c.d. esodati (lo ha fatto anche in occasione del dibattito aperto sul ‘’tesoretto’’ da 1,6 miliardi). Eppure si tratta di una questione largamente affrontata e risolta attraverso ben sei interventi di salvaguardia che, a regime, costeranno una dozzina di miliardi. A questi soggetti, sono stati già erogati circa 70mila trattamenti a fronte di 109mila casi certificati e di 170mila salvaguardati. A detta del ministro Poletti, poi, le disponibilità stanziate a garanzia dell’applicazione delle norme previgenti, sono risultate superiori al fabbisogno, determinando così significativi risparmi.

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Già.  Ecco un ‘’tesoretto’’ che dovrebbe essere destinato alla parte più debole della società. Si parla di estendere gli 80 euro ai soggetti incapienti o di accarezzare per il verso del pelo il M5s con un intervento ‘’inclusivo’’ di lotta alla povertà. Con la somma di 1,6 miliardi si può intraprendere un percorso virtuoso ed inclusivo, magari in una scansione poliennale. Resta solo da augurarsi che non finiscano per prevalere i calcoli elettorali.

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Il centro destra, in Puglia, non si esibisce in un confronto politico, ma in un grande ballo popolare: la quadriglia. I protagonisti si prendono e si lasciano nel giro di poche ore. Francesco Schittulli era il candidato ufficiale di Forza Italia, ma è passato con i dissidenti di Raffaele Fitto. Così l’ex Cav (che è felicemente nonno) si è ricordato di Adriana Poli Bortone (anch’essa felicemente nonna), che pare abbia accettato la candidatura, ottenendo pure il sostegno della  Lega. Ma il suo partito, Fratelli d’Italia, non è ancora uscito dalla coalizione fittiana.

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