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SpaceAppsChallenge 2015, così Nasa ed Esa portano l’Italia in orbita

Torna per la terza volta in Italia Space Apps Challenge, la competizione, che chiama a raccolta programmatori, designer, studenti e appassionati di spazio.

L’iniziativa, realizzata nella Penisola in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti nella capitale e l’Esa, l’agenzia spaziale europea, si svolge in contemporanea in decine di Paesi al mondo ed è ospitata dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza” dal 10 al 12 aprile.

LA PRESENTAZIONE

Venerdì, sempre in Facoltà, alle ore 17, è prevista una conferenza stampa di presentazione dell’evento 2015, a cui prenderanno parte John Phillips, Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Filippo Angelucci, Head of Esa IT Department and Chief Information Officer, Enrico Flamini, Chief Scientist, Asi, Jason Kessler, Asteroid Grand Challenge e Launch Program Executive, Nasa.

Prevista inoltre la partecipazione di Luca Parmitano, astronauta Esa e protagonista della missione Volare dell’Asi, in collegamento da Houston e un saluto ai partecipanti registrato dalla Stazione Spaziale Internazionale da Samantha Cristoforetti e un altro del rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio.

DI COSA SI TRATTA

L’International space apps altro non è altro che una “collaborazione internazionale di massa”, concentrata sull’esplorazione dello spazio. In gergo tecnico L’iniziativa è un hackaton, ovvero un evento in cui sviluppatori, programmatori, grafici web si ritrovano per sviluppare proposte su programmi e software su determinati temi.

Mettendo a disposizione di tutti – studenti, operatori del settore o cittadini appassionati di spazio e tecnologia – la sua straordinaria banca dati, l’agenzia spaziale statunitense conduce un esperimento che prova ad applicare i principi di condivisione e trasparenza tipici dell’open government alla soluzione di problematiche comuni. Un progetto di portata mondiale che la Nasa sta portando avanti non solo grazie al lavoro di imprenditori, sviluppatori, scienziati, progettisti e ingegneri, ma anche con il supporto di funzionari governativi e più di cento partner locali. Per l’agenzia americana l’esplorazione dello spazio deve essere, per necessità, un unico sforzo internazionale, attraverso il quale la diversità di esperienze e prospettive produce inevitabilmente risultati migliori.

COME PARTECIPARE

L’unico requisito per partecipare al weekend è iscriversi online, pensare a un progetto o unirsi ai tanti già presenti sul sito ufficiale del concorso, armarsi di un sacco a pelo (il cibo lo offre la casa) e di tanta voglia di collaborare con gli altri. Per chi non potesse recarsi a Roma c’è anche la possibilità di collaborare via computer.

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