“Nei nostri confronti non c’e’ un assedio delle procure ma mediatico: per questo, viste le tante bugie, stiamo agendo in sede civile e penale”. Lo afferma in un’intervista all’Ansa Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy (nella foto).”Tra l’altro -aggiunge- e’ falso anche che esista in Lega una spaccatura: tutti hanno votato le delibere sui diritti tv…Leggo che Infront significa monopolio, evidentemente qualcuno non ha capito il nostro lavoro: abbiamo interesse a che i competitor tv per la Lega calcio siano tanti. E infatti penso sia in arrivo un terzo operatore, telefonico, oltre a Sky e Mediaset”. Lo ha detto all’Ansa Marco Bogarelli.”Ci sarà un coach per i registi Lega per il prossimo campionato”.
Con queste parole Bogarelli numero uno di Infront Italy ha risposto ai diversi articoli pubblicati, nei giorni scorsi, sul tema dell’ispezione dell’Antitrust avvenuta nei giorni scorsi presso le sedi della stessa Infront e della Lega calcio serie A, oltre che di Sky e Mediaset, condotte dalla Guardia di Finanza per acquisire documenti relativi ai contratti stipulati dagli stessi broadcaster tv all’interno del mercato dei diritti audiovisivi del calcio, di cui Infront è advisor per conto della Lega serie A (guidata dal presidente Maurizio Beretta).
Sempre nella giornata di oggi Infront ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui precisa la posizione rispetto alla campagna diffamatoria da parte di alcune testate di cui si sente oggetto in queste ore.
Infront Sport & Media intende sollevare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica sul fatto che nelle ultime settimane è ripresa una campagna stampa diffamatoria messa in atto da alcune testate giornalistiche nei suoi confronti.
La continua strumentalizzazione di notizie, anche inerenti a soggetti terzi, atta a far convergere su Infront l’attenzione dei lettori con il fine di diffondere sul conto della società sospetti infondati e accuse infamanti si tramuta in una campagna stampa orchestrata ad arte, caratterizzata da accanimento ingiustificato e degno di miglior causa.
Altrettanto diffamatoria, in generale, è la campagna stampa volta ad attribuire a Infront l’immagine di un’azienda usa a pratiche illecite e non trasparenti e animata da mire espansionistiche e monopolistiche.
Rispetto ad una tale grave lesione dei propri diritti e della propria immagine, Infront Italy comunica di avere dato mandato ai propri legali di agire in sede civile e penale per far cessare la campagna diffamatoria in atto. – si legge appunto nella nota diramata poche ore fa da Infront Italy.