Il consumatore si trova nella condizione di scegliere il proprio fornitore di energia? E quali sono i timori in vista della liberalizzazione? Sono queste le domande al centro del dibattito ‘#Oltrelatutela…cosa?’, organizzato nell’ambito del Festival dell’Energia in corso a Milano fino a domani 30 maggio.
LO STUDIO
Il superamento del mercato tutelato apre per tutti i consumatori uno scenario che è stato oggetto di una ricerca commissionata a Episteme da Acquirente Unico in cui si rileva una scarsa propensione a cambiare fornitore di energia.
LE INSIDIE
Perché il consumatore tende a non cambiare fornitore (non si va oltre il 30%) rimanendo nel mercato tutelato? “Chi è rimasto nel mercato tutelato se ne dichiara soddisfatto, chi invece è uscito o ha pensato di uscire si è confrontato con una serie di difficoltà del libero mercato”, si legge nello studio presentato oggi. Tale scelta è determinata in larga parte dalle ‘insidie’ legate alla migrazione: doppie fatturazioni (che prevedono il rimborso, ma non esentano dal pagamento), vincoli contrattuali che impediscono di tornare sui propri passi in caso di scelta insoddisfacente e tempi di recesso troppo brevi.
LE CRITICITA’
Secondo la ricerca commissionata da Acquirente Unico complicano le scelte dei consumatori un’offerta sovrabbondante di proposte difficili da confrontare e una comunicazione poco trasparente che espone al rischio “fregature”.
Quindi pur in assenza di pregiudizi ideologici nei confronti del concetto di libero mercato i consumatori anziché impegnarsi a decodificarlo preferiscono affidarsi a qualcuno che lo faccia per loro.
I TIMORI DELLA LIBERALIZZAZIONE
I timori di una totale liberalizzazione sono legati ad un possibile rialzo dei prezzi (anche consistente) nel breve periodo, alla possibile stabilizzazione dei prezzi verso l’alto come conseguenza di accordi di cartello e alla necessità di attivarsi e districarsi in un mercato poco decifrabile.
I consumatori intervistati da Episteme rispetto alla totale liberalizzazione del mercato dell’energia che si profila all’orizzonte, chiedono “la costituzione di un ente terzo rispetto alle istituzioni governative e alle associazioni dei consumatori. Un ente che fornisca informazioni, assistenza e servizi (comparazione offerte, trova prezzi…), parlando un linguaggio diretto e semplice”.
LE RICHIESTE DEI CONSUMATORI
Tra le richieste del consumatore nei confronti del mercato vi è l’abolizione delle tariffe progressive. Il meccanismo di calcolo del prezzo dell’energia attuale, basato sulle tariffe progressive che aumentano cioè progressivamente in base ai consumi, è stato giudicato infatti dagli intervistati “anacronistico”, in quanto penalizza l’aumento dei consumi. Anche il divario di costo tra la potenza-base impegnata di 3 kW e quelle superiori è stato giudicato eccessivo vista l’attuale dotazione-media.
Leggi qui le slide di presentazione della ricerca