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Chi guida la rivoluzione della smart city

Per cambiare, in meglio, il nostro modo di vivere lo spazio urbano non basta pensare a un nuovo modello di città, ma si dovrebbe pensare anche ad un nuovo tipo di abitante e cittadino. E’ stato questo il tema chiave del workshop “Non c’è smart city senza smart citizens” organizzato ieri da Start Magazine e Ford Italia presso presso il Vignale Lounge Ford Italia agli Internazionali di Tennis a Roma.

CHI C’ERA

All’evento moderato da Michele Guerriero, direttore di Start Magazine, hanno partecipato economisti, urbanisti e ricercatori esperti in innovazione dei trasporti, tra cui Daniele Rosinvalle, architetto e dottore di ricerca presso l’Università di Palermo, Livio De Santoli, Professore di Fisica e presidente di Aicarr; Stefano Da Empoli, Presidente di I-Com (Istituto per la Competitività), Andrea Giuricin, esperto di economia dei trasporti, e Valerio Campi, partner fondatore dello Studio Associato BiCuadro Architetti.

COME CAMBIA LA MOBILITA’

La città è davvero smart, quindi, solo se è smart la comunità che la vive e la anima. E la mobilità “smart” non può che passare da scelte “smart”. Quali? Start magazine ne propone 3 per cambiare il paradigma di mobilità urbana, per smettere di spostarsi attraverso la città ed iniziare a spostarsi grazie alla città.
Ogni tragitto, ad esempio, ha un mezzo adatto, quindi non è detto che si debba uscire di casa con un mezzo e arrivare in ufficio con lo stesso mezzo, si è detto nel convegno.

IL PIANO FORD

Nel corso del convegno “Non c’è smart city senza smart citizen” si è parlato anche del piano “Smart Mobility” di Ford, partito tre mesi fa e i cui primi risultati dovrebbero arrivare verso la fine dell’anno. Il piano propone 25 sperimentazioni di mobilità sostenibile: una applicazione per trovare parcheggio grazie ad una mappa dinamica dei posti disponibili creata con la circolazione degli utenti; un sistema di minibus condivisi per l’utilizzo cittadino basato su tragitti flessibili e fermate a richiesta. Oppure ancora un’applicazione in grado di identificare in tempo reale la modalità di trasporto più rapida ed efficiente in base a condizioni di traffico, meteo e tempo a disposizione.

LO SCENARIO

Nel futuro i costruttori auto prevedono una ulteriore, progressiva congestione del traffico automobilistico mondiale e dei relativi costi sociali, a cui i produttori saranno inevitabilmente chiamati a porre rimedio. “I costruttori globali non possono più permettersi di produrre solo automobili”, ha detto Marco Alù Saffi, responsabile relazioni esterne Ford Italia, “per questo Ford ha deciso di affrontare queste sfide con un approccio aperto su ogni fronte”.

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