Skip to main content

L’ambiente visto dai giovani. Report AstraRicerche

sostenibilità

I giovani hanno a cuore la salute del pianeta, si informano in famiglia, tra gli amici e online, capiscono l’importanza della raccolta differenziata, ma su come portarla avanti hanno ancora molto da imparare.

Lo rivela una ricerca di AstraRicerche per Comieco – il Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo di imballaggi cellulosici – in occasione di Riciclo Aperto 2015, l’iniziativa che anche quest’anno ha aperto le porte di 91 impianti della filiera del riciclo di carta e cartone a oltre 17.200 studenti.

LO STUDIO

La ricerca AstraRicerche ha fotografato gli adolescenti, in età compresa fra i 15 e i 19 anni, e il loro rapporto con i temi ambientali sotto diversi punti di vista. Ne emerge una generazione consapevole dell’importanza dell’impegno personale a favore della causa. I giovani sono preoccupati soprattutto pensando all’intero Pianeta (81%), meno per la situazione ambientale del proprio Paese e del territorio in cui vivono, anche se tra i ragazzi del Sud si registra un livello di preoccupazione locale maggiore rispetto alla media.

L’EDUCAZIONE AMBIENTALE

Gli adolescenti si informano sulla salute del Pianeta, anzitutto, in famiglia e fra gli amici: questi due fronti insieme rappresentano per i ragazzi la prima fonte di informazione (65%) ma anche quella considerata meno attendibile e autorevole. Credibilità e attendibilità risultano, infatti, ad appannaggio dei siti internet specializzati, delle manifestazioni ed eventi organizzati sul tema, oltre che di trasmissioni tv, quotidiani e riviste.

Quasi tutti i ragazzi affermano di aver ricevuto una educazione ambientale (86%), oltre la metà (54%) dichiara di averla ricevuta in famiglia, prima ancora che a scuola.
L’educazione ambientale dall’anno prossimo farà parte dei programmi scolastici. Un’idea che piace al 90% del campione, anche se l’81% non ne era a conoscenza.

GIOVANI ALLE PROVE CON LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Per tradurre in azioni concrete il concetto di sviluppo sostenibile i giovani intervistati indicano, al primo posto, la raccolta differenziata (33.8%) – attività svolta sempre o spesso dall’80% di loro, e in egual misura da maschi e femmine. Ad essa i giovani attribuiscono un doppio valore: culturale, in quanto è segno di civiltà (87.4%); contribuisce a rendere l’Italia un Paese più moderno e avanzato (81%) e aiuta gli individui a sentirsi membri responsabili della comunità (80.7%) ed ecologico perché accresce il rispetto dell’ambiente e la cultura ecologica degli Italiani (90%), contribuisce a ridurre l’inquinamento (86%), evita la dispersione nell’ambiente di diversi materiali, a volte dannosi (85.4%) e molti sprechi (84%), aiuta a lasciare ai giovani un mondo più pulito (83.6%).

LE CRITICHE

Tra i giovani intervistati c’è qualcuno che considera un peccato il fatto che la raccolta differenziata funzioni bene solo in certe zone d’Italia (lo dichiara il 77.3%), che i comuni non siano ben organizzati ed efficienti (54.4%) e che ciascuno stabilisca regole diverse (48%).

COME DIFFERENZIANO

Nello specifico, cosa gettano i ragazzi nel bidone della raccolta differenziata di carta e cartone? Purtroppo nella maggioranza dei casi almeno un prodotto che non dovrebbe finire lì (81%): si sbaglia soprattutto con i biglietti dell’autobus e del treno (differenziati con carta e cartone dal 67.5% dei ragazzi) e con gli scontrini (59.5%).

E cosa sanno di quel succede dopo il cassonetto? La maggioranza sa che si differenzia per riutilizzare: il 66% dice che “viene trattata e trasformata in materia prima” e il 63% che “viene controllata e divisa: se pulita viene riciclata altrimenti buttata”. Una minoranza – sebbene non del tutto irrilevante (26.6%) – è invece convinta che lo sforzo di separare e differenziare sia del tutto inutile perché “viene tutto buttato insieme e non viene riciclato niente”.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter