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La sanità del futuro? Meglio prevenire che curare

Puntare sulla prevenzione e la riabilitazione, intervenire sulla questione della medicina difensiva, mirare alla medicina personalizzata e a un’assistenza territoriale di primo livello.

Sono questi alcuni dei punti centrali della proposta di un nuovo modello organizzativo sanitario a cui sta lavorando Forza Italia, presentata questa mattina a Roma nel corso del convegno “La Sanità del futuro è prevenzione”, che ha riunito esperti del settore per provare a fare il punto sulla situazione italiana.

LE PAROLE DI RIZZOTTI

“Il Documento di programmazione economica prevede tagli per circa 5 miliardi, è ora di dire basta alla politica degli annunci e di mettersi intorno ad un tavolo provando a immaginare la sanità del futuro”, ha spiegato la vicepresidente della commissione Sanità di palazzo Madama, Maria Rizzotti, sottolineando che il programma sarà messo a punto nei prossimi mesi “ma non prima di aver ascoltato tutti gli operatori”.

LO SCENARIO EUROPEO

La crisi economica ha messo in difficoltà i sistemi sanitari in tutta Europa, ha aggiunto Rizzotti, “e oggi il problema attuale è quello di rendere sostenibile ma al tempo stesso universale il Servizio Sanitario Nazionale. Per fare questo noi crediamo che uno degli obiettivi da seguire sia quello di investire seriamente sulla prevenzione, puntando dunque sullo screening, sulla formazione e sulla diagnosi precoce”.

L’ANALISI DI CASTELLI

Per il medico-chirurgo Vincenzo Castelli, promotore dell’iniziativa, “bisogna introdurre l’uso delle tecnologie nei Pronto Soccorso e creare dei nuclei intermedi che funzionino da interfaccia tra ospedale e paziente, così da ridurre il numero dei posti letto, tagliando la spesa sanitaria ma migliorando al tempo stesso l’efficienza delle prestazioni sanitarie”.



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