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Tutte le putinate di Prodi

Se vuoi che l’Ucraina non sia membro della Nato e dell’Ue, ma sia un Paese amico dell’Europa e un ponte con la Russia, devi avere una politica coerente con questo obiettivo. Se l’obiettivo è portare l’Ucraina nella Nato, allora crei tensioni irreversibili“.

LE PUTINATE DI PRODI

A parlare non è una voce del Cremlino, ma l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato oggi da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dove l’ex presidente della Commissione europea torna ad accusare la politica occidentale.

LA DIFESA DELL’EX PREMIER

Non è la prima volta che Prodi sembra prendere apertamente le parti di Vladimir Putin nella crisi di Kiev. Lo fa oggi, dicendo che “isolare la Russia è un danno“, nonostante l’annessione unilaterale della Crimea, l’invio di armi e denaro ai ribelli filo-russi che infiammano l’Ucraina dell’Est, i ricatti energetici e l’inasprimento della situazione anche nei più vicini Balcani.

L’ATTACCO A WASHINGTON

E lo aveva già fatto qualche settimana fa, sempre sulle pagine del quotidiano di Via Solferino. Allora, in una conversazione con Paolo Valentino, l’ex premier – sulla scorta anche di quanto emerso dalla missione di Matteo Renzi a Mosca, come rimarcato da diversi giornali italiani – aveva lasciato intendere che gli Usa, contrariamente all’Europa, abbiano addirittura aumentato le loro esportazioni verso la Russia dopo l’entrata in vigore delle sanzioni. Una tesi sconfessata proprio dagli ultimi dati, che suggerirebbero il contrario: Washington, al pari dei propri alleati nel Vecchio Continente, non sorride per le restrizioni economiche a Mosca, anzi.

SIRENE AD EST?

La vicenda ucraina, secondo gli osservatori non pregiudiziali, consiglierebbe di evitare ricostruzioni minimizzanti (“hanno ragione entrambi le parti”). Ma non è escluso che l’ex premier torni alla carica contro gli Stati Uniti. E c’è già qualcuno che si chiede – ironicamente (ma non troppo) – se oltre che della Cina ora Prodi sia consulente anche della Russia… D’altronde i due Paesi sono oggi più vicini che mai.


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