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Che cosa deve insegnare Mafia Capitale ai partiti

L’inchiesta giudiziaria che coinvolge pezzi del mondo politico e amministrativo romano, e particolarmente del Comune della Capitale, per presunti reati di corruzione, è in mano a un magistrato, il procuratore di Roma, Pignatone, che ha esperienza, capacità e serenità. Da questo punto di vista, le cose è bene che procedano in nome della legge.

Ma il bubbone che è esploso ha una forte valenza politica. La destra berlusconiana romana di Renata Polverini e Gianni Alemanno era inquinata, ma a me interessa soprattutto il fatto che anche il centrosinistra era inquinato. E quindi ancora una volta si pone una domanda inquietante: cos’è il PD?

Matteo Renzi e Matteo Orfini difendono Ignazio Marino dagli attacchi della destra (più che inquinata), della Lega (che ha avuto Bossi e soci) e dei grillini, e fanno bene. Marino e Zingaretti sono una garanzia non solo per il PD, ma per Roma e il Lazio. Ma quel che leggiamo ci dice anche che il PD è inquinato, e lo è perché a mio avviso non c’è un partito con le sue responsabilità, ci sono le persone, i notabili, con i loro comitati elettorali, i finanziamenti personali che servono per la politica personale e spesso anche per le loro famiglie. Occorre dire che questa realtà si vede anche nelle primarie, sempre contestate con accuse pesanti.

Nella DC di De Gasperi i finanziamenti li gestiva il partito. Poi li gestirono le correnti, infine anche le persone, e questo contribuì allo sfascio che conosciamo. Nel PSI il fenomeno fu lo stesso: diceva Rino Formica che “il convento era povero ma i frati erano ricchi”. Nel PCI le cose andavano diversamente, perché non c’erano candidati individuali e correnti, e il finanziamento era gestito dal partito. Poi tutto è cambiato.

Io non invoco il ritorno al passato, ma mi chiedo: quali sono le regole e quali le strutture organizzative nei comuni, nelle provincie, nelle regioni e nazionalmente, in grado di fare rispettare a tutti quelle regole? Nel PD si può candidare chiunque: ad Agrigento alle primarie si è candidato anche un esponente di Forza Italia. La competizione per le candidature la vince spesso il notabile con più mezzi e più clienti. Attenzione, non si dica che tutto comincia con Renzi. No, comincia prima, comincia a mio avviso quando nasce il PD con una fusione a freddo di tutto il personale e gli “apparatini” dei Ds e della Margherita. E il PD non si è dato né una base politico-culturale, né regole rigorose per le elezioni, né organi dirigenti che siano tali e non assemblee numerose e inutili.

È questa l’occasione per una riflessione sul partito, dopo quello che si è visto anche nelle recenti elezioni? Io lo spero, ma conservo qualche dubbio.


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