“Non è successo niente, non riesco a piazzare un servizio perché i miei capi a Stoccolma dicono che non c’è notizia”. Mia moglie lavora come corrispondente per la tv pubblica svedese, ha passato la mattinata davanti alla tv e immersa nei giornali per trovare un gancio al quale appendere il suo servizio. Ha ascoltato con attenzione giornalisti, editorialisti, opinionisti, politologi, storici persino, concionare sulla battuta d’arresto di Renzi, su Salvini che penetra nelle regioni rosse, sui pentastellati che cercano di riprendersi dalla batosta delle europee e su Forza Italia che si dissolve. Ma ogni volta si sente dire dai suoi datori di lavoro che in Italia non è successo niente. Cade il governo? No. Si rallenta il cammino delle riforme? Forse, ma è pane per i giornali locali. Ogni tentativo di inserire delle sfumature di grigio in questo bianco e nero luterano, viene regolarmente frustrato.
Poco dopo mi chiama un amico americano di origine spagnola che lavora alla Banca Mondiale. “Hola Stefano! Renzi se l’è cavata bene. Non è successo niente”. Anche lui! Questa volta faccio sfoggio di tutta la mia loquela per spiegare che, d’accordo, ha preso 5 regioni su 7, ma la maggior parte dei vincitori non sono renziani, in Liguria ha sentito il veleno dello scorpione, alias minoranza interna, mentre De Luca resta un bel pasticcio anche al netto della Rosy Bindi.
E lui: “Interessante, ma l’Italia è l’unico Paese in cui un partito socialista al governo non perde. I socialisti francesi sono al minimo storico, la Spd tedesca medita persino di non presentarsi alle prossime elezioni, il Labour è sul lettino dello psicoanalista”. Preciso che il Pd non è proprio socialista e Renzi non lo è affatto. “Ma ha aderito al Partito socialista europeo, no? E’ membro della famiglia. E nemmeno Blair è esattamente un socialista ortodosso. Dunque dammi retta, gli è andata bene. Non ha oppositori in grado di scalzarlo, solo pattuglie protestatarie e inconsistenti. Salvini non è la Le Pen, almeno per ora. Grillo non ha avuto nessuna rivincita. Tutto ok. Business as usual”.
Che debbo fare? Spaccare il capello della politique politicienne o arrendermi alla logica netta dello straniero che va al sodo e bada ai risultati? Vedremo chi ha ragione, dipende dal modo in cui verranno gestiti i risultati. Ma così ci vedono fuori dai confini, lontano dalla mefitica palude delle ripicche, delle vendette, della politica come eterna chiacchera senza costrutto. Wait and see.
Stefano Cingolani