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Chi sono i nuovi intellettuali filo Salvini saliti sul Carroccio

L’economista di riferimento è sempre Claudio Borghi Aquilini, uno degli intellettuali più critici dell’Unione monetaria europea. Così come pure Armando Siri, responsabile del programma delle liste “Noi con Salvini” è ascoltato sulla parte fiscale, e in particolare sull’idea della flat tax. Inoltre, come ammesso dallo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini legge e apprezza saggisti e scrittori non necessariamente “padani”. Dal palco di Pontida, infatti, ha fatto alcuni nomi. Oltre a quello dell’ex direttore del Borghese, dell’Indipendente, di Libero e del Giornale, Vittorio Feltri, che la Lega con Fratelli d’Italia aveva candidato al Quirinale, sono spuntati nomi di “persone intellettualmente oneste che non votano per noi”, come Pietrangelo Buttafuoco, l’editorialista già alla Stampa e ora al Sole 24 Ore, Luca Ricolfi, Massimo Fini, il massimo esponente in Italia degli economisti anti euro Alberto Bagnai. Il leader leghista li ha citati per descrivere una Lega aperta al confronto e la sua volontà di “aprire le porte del partito a chi è migliore di noi, non come Renzi che si circonda di mediocri”. Elogi anche a Celentano e Jovanotti, che negli ultimi tempi hanno fatto aperture di credito verso il leader del Carroccio.

IL GRUPPO DI VALDITARA

Ma è su un gruppo di personalità coordinate dal giurista ed parlamentare di An, del Pdl e del finiano Fli, grande esperto di scuola e università, Giuseppe Valditara, che Salvini punta anche per allargare lo spettro delle menti vicine alla nuova Lega. Ha detto il capo del Carroccio al Corriere della Sera: “Soltanto personalità, a partire da quelle riunite da Giuseppe Valditara, che costruiranno insieme un programma in cui anche il Sud si potrà riconoscere”.

LA CARRIERA POLITICA DEL GIURISTA

Chi è Valditara? Ecco cosa si legge nel profilo di Valditara che si ritrova sul suo blog ospitato sul sito del Fatto Quotidiano: “Sono nato a Milano il 12.1.1961, ho studiato al Berchet ed alla Statale dove mi sono laureato in Giurisprudenza. Sono diventato poco dopo i 30 anni ordinario di Diritto Romano. Insegno a Torino, ma non ho nessuna voglia di abbandonare la mia città natale. Ho raccontato il diritto romano anche ai cinesi e sono stato per qualche anno preside della Facoltà di Giurisprudenza della Università Europea di Roma. In politica ho fatto l’assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Provincia di Milano e per 12 anni il senatore, prima di An, poi del Pdl, quindi di Fli, di cui sono stato vicepresidente del Gruppo parlamentare. Mi sono occupato di riforme costituzionali, di ricerca e di istruzione”.

UN ALTRO PROFILO

Più succinto, senza tanti riferimenti a esperienze politiche e partitiche del passato, il profilo biografico che si legge sul sito della neo nata rivista logos, che appare come una sorta di pensatoio salviniano. Valditara scrive di sé: “È stato preside dell’Ambito di Giurisprudenza presso la Università Europea di Roma. È stato inoltre vicepresidente dell’Istituto regionale di ricerca della Lombardia; assessore all’Istruzione della provincia di Milano dal giugno 2000 al luglio 2001; Senatore della Repubblica dal 2001 al 2013. È iscritto all’albo speciale degli avvocati presso la Corte d’Appello di Milano”.

VALDITARA SPIEGATO DA VALDITARA

E sul suo profilo Facebook, in queste ore, per rintuzzare anche critiche e malevolenze, Valditara ha ricordato i suoi trascorsi “leghisti”: “Sono stato allievo di Miglio – ha scritto – e ho preparato il famoso accordo Maroni-Segni. Fallito il disegno di costruire una Lega nazionale sono stato chiamato dopo qualche anno da Pinuccio Tatarella e ho preparato il documento di Verona 1998, quello con cui An accoglieva l’idea federalista. Ho sempre creduto in una destra democratica, matura, composta da persone serie che hanno a cuore l’interesse nazionale. Ora Matteo Salvini riprende una battaglia per cui mi ero speso 20 anni fa. E la riprende rappresentando con schiettezza e coraggio quello che la maggioranza morale degli italiani aspettava di sentirsi dire: 1) no all’invasione; 2) legge e ordine; 3) no all”oppressione fiscale e burocratica. Cose concrete, che per esempio anche Cameron, da quando si è liberato dei liberaldemocratici, afferma con vigore. Dunque si rassegnino avversari ed ex amici: noi andremo avanti senza alcun tentennamento e con assoluta convinzione”.

IL CREDO DELLA RIVISTA FILO-SALVINI

Ecco i principî fondamentali ai quali si ispira la rivista politico-culturale logos che ha come direttore responsabile il giornalista Gianluca Savoini (portavoce di Salvini) e vede come direttore scientifico proprio Valditara: “1) difesa della identità e della sovranità nazionale, pur in un rinnovato contesto europeo; 2) libertà economica; 3) sicurezza del cittadino; 4) rispetto della sovranità popolare. Vogliamo esplicitamente agevolare l’evoluzione e l’affermazione di questo percorso politico offrendo idee, proposte, pensiero, raccogliendo intelligenze libere e coraggiose”.

CHI SONO I NUOVI INTELLETTUALI SALVINIANI

Tra i nomi più noti del comitato scientifico della rivista logos ci sono tra gli altri Lelio Lantella, già deputato della Lega nel ’94. Nel 1996 fu candidato per il Polo delle Libertà, in quota a Forza Italia, nel collegio 4 di Torino, sconfitto però da Furio Colombo. Nel 2007, si è avvicinato ad Alleanza Nazionale, aderendo insieme ad altri docenti universitari ai comitati “Fini premier”, si legge su Wikipedia. Nel comitato scientifico della rivista c’è anche un magistrato della Corte dei Conti di lungo corso come Salvatore Sfrecola, da tempo vicino alla destra politica, in particolare alla ex Alleanza nazionale. Ci sono anche Daniela Primicerio, già dirigente al ministero dello Sviluppo economico, dove si occupava di tutela dei consumatori, e il sociologo e sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi. Infine nel comitato scientifico della rivista filo-Salvini compare anche un ex parlamentare di Forza Italia, l’avvocato, tributarista e docente di diritto penale all’Università Europea di Roma, Vittorio Emanuele Falsitta, che si è occupato – ha scritto tempo fa il sito Lettera 43 – “delle questioni fiscali legate all’acquisto dei terreni di Macherio”.

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