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Perché Costalli di Mcl borbotta contro il governo Renzi

“Il problema di Renzi non sono solo le tasse, che, come ha ammesso, ha aumentato!”, dice Carlo Costalli. Il presidente del Movimento cristiano lavoratori (MCL) ha deciso di riunire il Consiglio nazionale di MCL all’Expo, venerdì 19 giugno e sabato 20 giugno, per lanciare da Milano un doppio allarme: sul “lavoro che manca e quando non manca è precario e sull’immigrazione che è diventata epocale e resta senza una risposta”. Inizialmente, Costalli aveva espresso apprezzamenti e aperture di credito verso il governo di centrosinistra, dando fiducia al giovane premier, ma adesso si può annoverare tra i delusi dall’ex sindaco di Firenze e segretario del Pd. E tra le critiche maggiori giunte da recente anche dal leader del Movimento c’è stato anche il decreto sulle maggiori banche popolari con la rottamazione del voto capitario.

COSA DIRÀ COSTALLI A EXPO

A Milano il leader di Mcl dirà che malgrado le analisi ottimistiche del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e del presidente dell’Inps, Tito Boeri, “in Italia si corre il rischio di scardinare il modello basato sul lavoro” e che “stabilire il diritto ad un reddito in base alla cittadinanza, magari anche allo jus soli, è una strada molto pericolosa da percorrere”. La paura del presidente del Mcl è che il reddito di cittadinanza faccia la stessa fine degli 80 euro: “una regalia”.

LE CRITICHE DI MCL

L’organizzazione di ispirazione cattolica contesta al governo di “aver assimilato un pensiero economico “eticamente distorto”, che teorizza la cosiddetta crescita economica senza creazione di posti di lavoro”, di praticare una politica che non fa nulla contro alla finanziarizzazione dei rapporti economici e sociali contro la divaricazione fra redditi da lavoro e profitti, tra crescita economica ed occupazione.

UN PARALLELO CON BERGOGLIO

L’analisi di Costalli è in linea con il pensiero di Papa Francesco: “Nel campo economico la crisi antropologica che è esplosa si manifesta con la negazione della centralità del lavoro e del suo primato e con l’instaurazione, sempre più evidente, del primato del profitto e del denaro. Un primato che sta generando povertà dilaganti e sempre più diffusa ingiustizia sociale, ormai non solo nelle aree sviluppate del pianeta, ma anche in Italia”.

L’APPELLO DEL MCL

L’appello che partirà da Milano, dove il Mcl si riunirà alla cascina Triulza, è di non distruggere il welfare: “Correggiamo le iniquità ma non smantellandolo. E questo vale anche per le pensioni: sono preoccupato dei progetti del Presidente dell’Inps”, dice Costalli. Almeno quanto, aggiunge, lo preoccupa il tentativo del governo di “smantellare il terzo settore facendo il tifo per un un sindacato unico”. E ricorda un recente monito di monsignor Nunzio Galantino: “Occorre dialogo sulle riforme almeno sulle più importanti”. A partire da quella della scuola, ricorderà il presidente del Mcl al Consiglio nazionale di Milano.

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