A distanza di un anno dalle elezioni europee Matteo Salvini e Marine Le Pen sono riusciti a costituire un nuovo gruppo al Parlamento europeo. Ci avevano provato a più riprese, ma ogni volta che sembrava “tornassero i conti numerici” (per costituire un gruppo sono necessari 25 deputati di almeno 7 stati membri) arrivava sempre l’abbandono di qualcuno all’ultimo momento. Ma da ieri al Parlamento europeo esiste il “Gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà”, un insieme compatto di eurodeputati appartenenti a forze politiche anti euro e anti immigrazione.
NUMERI E CURIOSITA’
I componenti del nuovo gruppo provengono da 7 stati membri, sono 37 e appartengono ai seguenti partiti: Front National, PVV (Olanda), FPÖ (Austria), Lega Nord, Vlaams Belang (Belgio), Kongres Nowej Prawicy (Polonia) e una deputata ex-Ukip (Gran Bretagna). Una curiosità: la parlamentare inglese è stata espulsa dall’Ukip (Partito dell’inglese Farage che a Bruxelles è alleato con Grillo) per aver fornito falsi rimborsi spese, e che Jean-Marie Le Pen, padre della fondatrice del nuovo gruppo, non aderirà.
SOLDI E OBIETTIVI
Inoltre il gruppo avrà diritto per i prossimi 4 anni a 17 milioni di euro (fondi per l’avvio e la costituzione del segretariato del Gruppo, per pagare il personale, per la creazione di un partito politico pan-europeo e di fondazioni politiche, rimborsi spese annuali per alcune attività dei deputati). Il leader della Lega Salvini è deciso a dare battaglia al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, infatti nel corso della conferenza stampa ha dichiarato che “la nascita del Gruppo segnava la fine dell’inciucio socialista e democristiano”. Nei corridoi gli addetti ai lavori si chiedono se il Gruppo durerà il tempo necessario per consentire a Salvini & Co. di fermare “la colonizzazione tedesca delle Istituzioni”, perché, visti i numeri risicati, basterebbe l’uscita dal gruppo di una nazionalità per farlo sciogliere.