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Liberalizzazioni, le tlc battono l’energia

Nella percezione degli utenti le telecomunicazioni battono l’energia e il gas in quanto a riduzione dei prezzi, apertura del mercato e possibilità di scelta. Una fotografia che corrisponde alla realtà secondo i dati pubblicati da un report di I-Com ma che per Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, necessita di alcune puntualizzazioni.

IL SONDAGGIO

Secondo i soggetti intervistati da Doxa, le telecomunicazioni sono il settore più positivamente colpito dalla riduzione dei prezzi (il 63% si ritiene molto/abbastanza soddisfatto contro il 40% ottenuto dal settore energetico) dove le liberalizzazioni hanno portato a un maggior numero di aziende concorrenti. Podio alle telecomunicazioni anche per quanto riguarda il cambio di fornitore effettuato negli ultimi due anni. Hanno cambiato operatore telefonico il 16% del campione, contro il 10% del cambio di fornitore di energia e gas.

IL RAPPORTO I-COM

“Nonostante i passi avanti, il processo di liberalizzazione nel settore dell’energia elettrica e gas, complici molti fattori endogeni ed esogei da prendere in considerazione, non sembra per il momento aver sortito effetti sui prezzi di mercato. Maggiori gli effetti in termini di qualità del servizio, che risulta via via migliorata in tutti i Pesi esaminati”, si legge nel report di I-com, l’Istituto per la Competitività presieduto da Stefano da Empoli, presentato in un convegno dal titolo “Liberi di scegliere o disorientati? Cittadini e imprese al bivio delle liberalizzazioni”, promosso da Comin & PartnersDoxa e I-Com.

LA TESI DI BORTONI

“Ciò che fotografa il report e il sondaggio è qualcosa di assodato e consolidato, ma ha le sue motivazioni. Per Bortoni non è infatti possibile leggere questi dati senza soffermarsi sulle differenze e sulle peculiarità di questi settori. Eccone alcune.

COSTI FISSI VS COSTI VARIABILI

Il primo motivo: “Le telecomunicazioni hanno una fortuna incredibile in termini di fondamentali economici: sono un settore basato sui costi fissi infrastrutturali, quindi la possibilità di fare dei prezzi scontati rispetto ai volumi di comunicazioni che vengono acquistati è importante per coprire i costi fissi”, ha detto Bortoni.
“L’energia fino ad oggi – adesso sta fortemente cambiando – era basata invece su costi variabili – ha spiegato il presidente dell’Autorità -. È chiaro che farsi concorrenza, e quindi fare una scontistica su alcuni elementi fondamentali che sono più o meno uguali per tutti i fornitori, è meno interessante rispetto al settore delle telecomunicazioni”.

LA PERSONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO

Il secondo motivo, per il presidente dell’Autorità per l’energia ancora più forte del primo, è questo: “La personalizzazione del prodotto energia elettrica o gas è anni luce dietro rispetto a quella che vi è ad esempio dietro un contratto mobile”.
Il motivo? “Il nostro servizio viene generato nel mercato all’ingrosso, passa attraverso le reti condivise uguali per tutti, arriva con una qualità tecnica uguale per tutti a prescindere del fornitore”.

LA QUALITÁ DEL SERVIZIO

Anche in termini di qualità del servizio erogato c’è poco margine di differenziazione dal punto di vista della concorrenza: “Nel settore dell’energia elettrica e gas la qualità del servizio si gioca su pochi punti, mentre quella tecnica è uniforme e garantita dallo Stato in termini di flussi attraverso reti e infrastrutture condivise”, ha spiegato Bortoni.
I pochi punti di qualità su cui può giocare il mercato riguardano la cosiddetta qualità commerciale: “Essa comprende la parte di contrattualistica, condizioni di pagamento, rinnovi, il trattamento cliente che un’azienda ha rispetto ad un’altra. E qualche margine di differenziazione in più può riguardare i servizi collaterali da offrire rispetto al prodotto energia elettrica”.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Ed ecco l’ultimo motivo che secondo Bortoni qualifica ancor più questa differenza: “Il settore delle telecomunicazioni negli ultimi anni è stato pervaso da tantissima innovazione tecnologica. Nella galassia delle telecomunicazioni sono arrivati nell’ultimo decenni almeno dieci prodotti nuovi, mentre nell’energia si sta tentando solo adesso con il mercato dell’efficienza energetica di portare un prodotto innovativo al cliente finale. Ne sono un esempio domotica e smart grid”, ha commentato Bortoni.


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