La corruzione va combattuta giorno per giorno: nelle istituzioni, con l’attenzione seria dei media che dovrebbero fare inchieste rigorose e, infine, dalla magistratura. Ma dovrebbero essere soprattutto i partiti a selezionare i governanti e gli amministratori, con la garanzia che può venire solo da un confronto e da una vita democratica nelle strutture di base, e in quelle di vertice, dei partiti. Oggi tutto questo non c’è; ci sono, invece, le primarie come agire democratico. Sono incurabili e, come abbiamo visto, un argine inquinato. Esistono le cordate personali che usano persone fedeli, serve del capoccia “politico”.
Ricordate, cari amici e compagni, le prime pagine dei giornali del 1992-94, gli anni di “mani pulite”, i titoloni che gridavano “basta con i partiti, viva la società civile”, perché era in corso una rivoluzione morale? Ebbene, nel 1994, dopo le elezioni arrivò Berlusconi. con il suo partito personale, si affermò la Lega di Bossi e tutto quello che abbiamo visto in questo ventennio.
A leggere i giornali di oggi sembra che lo scenario si ripeta. E il presidente Orfini rilascia una intervista per dire che il Pd non è il Psi di Craxi. Battuta infelice e un poco maramaldesca. Certamente il Pd non è nel male e anche nel bene, ciò che fu il Psi, che cominciò ad avere problemi seri quando prevalse il personalismo. Ma se il Pd non è il Psi, Orfini ci dica cosa è questo partito e perché accade quel che vediamo tutti. Attenzione, anche oggi la campagna contro i partiti, condotta soprattutto dai “grillini”, somiglia a quella che fece la Lega quando nel 1994 i suoi deputati alzarono il cappio alla Camera rivolgendolo contro i socialisti e la Dc. Ma poi la corruzione ha divorato Bossi e i suoi soci. E anche il partito personale del giudice Di Pietro ha fatto la stessa fine.
Ripeto: la lotta alla corruzione è cosa seria e non si fa ogni dieci o venti anni ma quotidianamente e ciò vale anche per i grandi giornali, perché anche oggi, sfogliandoli, sembra che tutto sia corrotto e tutti si trovano nello stesso calderone.
Agli Orfini del Pd dico: cercate di ragionare e mettere mano con serietà alla vita del vostro partito oggi quasi solo sulla scena. Fatene, se ne siete capaci, con una ricca, reale e articolata vita democratica, un partito del popolo. I partiti personali reggono sino ad un certo punto soprattutto se sono di destra, dato che la concezione che la destra ha del popolo è quella di usarlo.
È chiaro o no?