La riscossa del centrodestra ricomincia dalle grandi città? La nota politica dell’editorialista Francesco Damato, firma di Formiche.net, non è una mera previsione ma è corroborata da alcuni fatti.
Il primo è il caso di Luigi Brugnaro, eletto primo cittadino a Venezia. Un renziano ante litteram, imprenditore, moderato, riformatore, eclettico, su cui il centrodestra ha puntato contro il democrat vecchio stile come Felice Casson. Risultato: Brugnaro ha vinto. Riuscendo a coagulare tutte le anime di solito rissose del centrodestra e ricevendo l’appoggio fin dal primo turno pure del movimento Italia Unica fondato da Corrado Passera.
Il profilo di Brugnaro in casa di Forza Italia si cerca di esportarlo altrove. A Roma, dove Ignazio Marino sta per essere silurato da Matteo Renzi, si avvicina il voto anticipato. Non si sa quanto anticipato: c’è chi dice che Renzi voglia andare al voto a Roma il prossimo anno allineando la capitale alle elezioni a Milano, Torino, Bologna e Napoli; e c’è chi ritiene – renzianamente – che il premier preferirebbe un voto prima del Giubileo. Un modo anche per evitare che la campagna elettorale delle grandi città sia schiacciata mediaticamente su Mafia Capitale e Pd romano…
Al di là dei tempi, come anti Pd si scalda da tempo Alfio Marchini, forte non solo del 10 per cento ottenuto nelle scorse comunali, ma soprattuto di un Pd in disfacimento, di un centro ai minimi termini, di una Forza Italia sempre più evanescente e di una baldanzosa destra ammaccata dalle indagini sull’ex sindaco Gianni Alemanno, esponente di punta di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, il partito guidato da Giorgia Meloni. Su Marchini confluirebbe con tutta probabilità anche il movimento Italia Unica coordinato da Lelio Alfonso che conta a Roma su circa mille iscritti.
Ma in verità Passera e passerotti di Italia Unica hanno la mente rivolta a Milano, dove l’ex capo azienda di Poste e di Intesa Sanpaolo si è candidato per Palazzo Marino in versione anti Pd, chissà se allontanando per sempre o temporaneamente l’ambizione di essere l’anti Renzi nazionale. Ma davvero Forza Italia e la Lega lo sosterranno? Di sicuro finora ha avuto primi appoggi e apprezzamenti da esponenti della società civile e da rappresentanti singoli di movimenti e partiti che si riconoscono nel centrodestra (a parte la Lega, qui un pezzo ricognitivo). Tra i sostegni espliciti, o meglio la disponibilità a sostenere il progetto di Passera a Milano, c’è il movimento “NoixMilano” costituito dall’ex coordinatore milanese del Nuovo Centrodestra, Niccolò Mardegan, al quale si sono avvicinate personalità come Salvatore Carrubba e Stefano Dambruoso, magistrato e parlamentare di Scelta Civica.
Molti interlocutori hanno fatto presente a Passera la necessità di trovare una sintesi programmatica ai fini di una collaborazione con il Carroccio di Matteo Salvini. Finora non ci sono stati contatti. Eppure sia tra alcuni berlusconiani che in Italia Unica la recente intervista di Silvio Berlusconi al Giornale è stata letta nella parte milanese come un viatico a trovare un percorso unitario. Con Passera candidato sindaco?