Musei Vaticani, nuovo allestimento per la Sala degli Indirizzi, un luogo che torna a svelare i suoi tesori. La sala è così chiamata per aver ospitato sotto Papa Benedetto XV (1914-1922) gli “indirizzi” di omaggio inviati a Papa Leone XIII (1878-1903) e a Papa San Pio X (1903-1914) dagli angoli più remoti della terra. Dal pontificato di Papa Pio XI (1922-1939) la sua fama è legata all’esposizione delle preziose collezioni di avori, smalti e argenti liturgici del Museo Cristiano della Biblioteca Vaticana: si tratta di preziose opere provenienti dall’area del Mediterraneo Orientale e da tutta l’Europa, in un crescendo cronologico che dall’età bizantina passa all’età carolingia per dispiegarsi in tutto il Medioevo e nei seguenti Rinascimento, Barocco ed età moderna.
Da venerdì scorso, tutti i visitatori in uscita dalla Cappella Sistina vengono accolti dalla rinnovata bellezza delle collezioni di arti decorative in mostra nella Sala degli Indirizzi. Valorizzate da un nuovo ed importante progetto di allestimento, e custodite negli storici armadi disegnati dall’architetto Raffaele Stern, ritrovano l’antico splendore le ricche raccolte di argenterie, avori, smalti, paramenti, calici, croci e oggetti di culto di ogni epoca e tipologica, documenti delle variegate tendenze favorite nei secoli dal mecenatismo papale.
Il progetto di valorizzazione della prestigiosa raccolta, che nel complesso testimonia l’ampio spettro di attività favorite dal mecenatismo papale, abbandonando il precedente taglio classificatorio, presenta ora gli oggetti contestualizzandoli per epoche e aree di produzione e disegnando in tal modo un percorso che da sud muove verso nord a partire dalla parete di confine con la Cappellina di San Pietro Martire.