La percezione sulla situazione economica mostra decisi segni di ripresa, ancora parziali tuttavia in quanto permane il forte calo della fiducia nel futuro (scesa nuovamente al 48%) da parte degli italiani.
Le ultime elezioni regionali, le vicende che hanno colpito l’opinione pubblica (su tutto e tutti il tema della immigrazione) e gli ultimi sondaggi (vedi appendice finale) di tutti gli istituti ci confermano che è in atto un’accelerazione dei processi di cambiamento dello scenario socio-politico italiano.
Tranne il M5S e la Lega (usciti molto bene dalle elezioni ed in crescita costante) tutte le altre componenti politiche sono in ”ristrutturazione”.
Nel Centro-sinistra si apre una fase di profonda incertezza: è venuta meno l’aura di invincibilità di Renzi (confermata anche dal gradimento del Governo sceso al 40% da dopo il voto) ed emergono segnali di delusione e di competizione interna al PD.
Per il Centro-Destra la “ricomposizione” appare come l’unica possibilità per poter competere con il Centro-Sinistra e non essere superati dal M5S, l’avvicinamento tra FI e Lega Nord è già avviato. Salvini, al momento, può vantare una capacità di attrazione nettamente superiore al valore del suo stesso partito.
I due temi dell’emergenza immigrazione e degli scandali di Roma permangono ai primi posti nell’attenzione degli italiani.
Gli indici di Lorien sulla percezione della sicurezza evidenziano come i cittadini si ritengano più preoccupati rispetto al passato, ma con notevoli differenze: il pericolo ora viene da fuori, passando da casa propria, al proprio quartiere, città, fino al globale si misurano livelli di preoccupazione crescenti.
Nell’equilibrio tra libertà e sicurezza gli italiani propendono leggermente per la seconda, si dichiarano dunque disposti anche a rinunciare a parte della propria privacy e libertà.
Sul tema dell’immigrazione l’equa distribuzione tra i paesi europei è una necessità. Tuttavia, solo per la metà degli italiani essa rappresenterebbe una soluzione sufficiente al problema.
Di conseguenza, per la maggior parte (63%) si ritiene che i paesi europei abbiano torto nell’opporsi alla distribuzione dei migranti, con una forte eccezione tra gli elettori di Forza Italia e della Lega Nord.
Viceversa solo gli elettori dei partiti al Governo (PD e NCD-UDC) sono favorevoli alla misura estrema di concedere permessi di soggiorno temporanei.
Sul Decreto Scuola: permane molto poco conosciuto nei contenuti (appena il 48% degli italiani dichiara di conoscerlo). E anche tra essi il giudizio non è così positivo: appena il 51%. Meglio tra gli elettori del PD. L’ipotesi di rinvio, infine, divide l’elettorato: non è particolarmente gradita ma neanche osteggiata e non è vista come una minaccia da parte del Governo verso le opposizioni.
Scarica qui i dati del report di Lorien