PIL E PRODUZIONE
In Italia la produzione industriale accelera nel 2° trimestre (+0,8%, +0,5% nel 1°), nonostante il calo in giugno (-0,2% su maggio, stima CSC). L’andamento è coerente con una dinamica del PIL analoga a quanto registrato nel 1° (+0,3% sul 4° 2014) e migliore dell’atteso. L’anticipatore OCSE, in crescita da 7 mesi (+0,03% in maggio) prospetta maggiori progressi nei mesi estivi. Aumentano le probabilità di una revisione al rialzo delle stime CSC per il 2015 (+0,8%), grazie anche all’allentamento delle tensioni causate dalla crisi greca.
L’ampia forbice tra fatturato totale e produzione lascia intravedere spazi di cambio di passo per quest’ultima. Le maggiori vendite sono sostenute dalla domanda domestica: da settembre 2014 a maggio +3,4% totale (a prezzi costanti), grazie al +4,3% delle vendite interne e al +2,9% di quelle estere. Il contributo della spesa domestica resterà forte: in giugno sono ancora migliorati i giudizi delle imprese manifatturiere sugli ordini interni (-21, da -22, ISTAT), determinanti per il nuovo robusto aumento degli ordini totali (54,7, PMI Markit).
EXPORT E COMMERCIO MONDIALE
In maggio l’export italiano è salito dell’1,4% mensile a prezzi costanti. Nel bimestre aprile-maggio la dinamica (+1,3% sul 1° trimestre) è in linea con quanto realizzato nei primi tre mesi del 2015 (+1,4% sul 4° 2014). Hanno accelerato le vendite nell’Area euro (+2,7%); più modesto l’incremento di quelle extra-Area (+0,7%). L’import è ristagnato in maggio, ma nel bimestre aprilemaggio è cresciuto dell’1,8% sul 1° trimestre. A giugno balzo dell’import extra-Ue (+5,4% a prezzi correnti), giù l’export (-1,6%).
Nei mesi estivi l’export sarà sostenuto dall’accelerazione della domanda globale e dal pieno dispiegarsi degli effetti dell’euro debole. Buone prospettive sono confermate dagli indicatori qualitativi sugli ordini manifatturieri esteri: nel 2° trimestre PMI a 56,2 (da 54,9 nel 1°) e saldo dei giudizi delle imprese a -13 (da -17). Il commercio mondiale, dopo -1,5% nel 1° trimestre, è cresciuto in aprile dello 0,3% su marzo, con un’accelerazione nei paesi emergenti (+1,1%, +3,2% quelli asiatici). Torna in zona espansiva la componente ordini esteri del PMI globale in giugno (50,8).
CONSUMI E INVESTIMENTI
Segnali positivi per gli investimenti. Nell’indagine trimestrale Banca d’Italia-Il Sole 24 Ore in giugno le condizioni per investire sono rimaste favorevoli: il saldo dei giudizi si è attestato a 8,7 (da 14,5 in marzo); migliorano le attese a 3 mesi sulle condizioni in cui operano le imprese (saldo a 5,4 da 4,9). Per il 2015 le imprese prevedono un aumento del 5,3% (indagine Invind, Banca d’Italia). Avanzano nettamente i giudizi su ordini dall’interno (saldo a -24,7 da -30,7) e le attese dei produttori di beni strumentali (ISTAT), segno che vengono realizzati nuovi piani di acquisto di macchinari e attrezzature.
Favorevole anche la tendenza dei consumi. Le vendite al dettaglio in volume sono aumentate dello 0,5% in aprilemaggio sul 1° trimestre e le immatricolazioni di auto del 2,1% nel 2° trimestre sul 1°. Il saldo dei giudizi sugli ordini interni dei produttori di beni di consumo è salito a -18,0 (da -20,0 tra gennaio e marzo). L’incremento della fiducia tra i consumatori preannuncia maggiore spesa: in giugno +3,5 punti l’indice (+1,2 nel 2° sul 1°); bene, in particolare, il clima personale, più correlato con le decisioni di acquisto (+1,5 punti in giugno, +1,0 nel trimestre). Agisce da freno l’aumento del tasso di risparmio (9,2% nel 1° trimestre, +0,8 punti percentuali sul 4° 2014).
OCCUPAZIONE
In Italia l’occupazione è ripartita: nonostante la momentanea flessione di maggio (-0,3% mensile), il bimestre aprilemaggio registra un incremento di 63mila unità sul 1° trimestre (+0,3%), grazie all’aumento mensile record di aprile (+131mila unità). A fronte di una forza lavoro che segna un +0,2%, il tasso di disoccupazione nel bimestre resta fermo al 12,4% del primo trimestre.
L’occupazione nel complesso avanzerà in presa diretta con i progressi della congiuntura. Ciò è confermato dal miglioramento delle aspettative delle imprese: per l’estate 2015 il saldo delle risposte si consolida in territorio positivo, a +5,4 per le condizioni in cui operano le aziende e a +4,2 per l’occupazione (Banca d’Italia-Il Sole 24Ore).
Tasso di disoccupazione su livelli elevati ma in lento calo nella media dell’Eurozona: in maggio all’11,1%, dall’11,2% nel primo trimestre. Ancora altissimo in Spagna (22,5%), seppure diminuito dal picco di febbraio 2013 (26,3%); pressoché stabile in Francia (10,3%), mentre è ai minimi in Germania (4,7%).