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Pensioni, perché Confedir sbuffa contro il bonus Poletti

Giuliano Poletti

Mercoledì l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto pensioni, convertendolo in legge senza modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera.

Il risultato della consultazione è stato di 145 voti favorevoli, 97 voti contrari e un astenuto. Il decreto è stato adottato dal governo dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps per il 2012 e 2013.

COSA CAMBIA

Il mese prossimo un pensionato su tre, all’incirca 4,4 milioni di persone, riceverà dall’Inps il “bonus Poletti”. Il governo ha previsto una restituzione parziale con quote variabili a seconda del livello della pensione rispetto al minimo.

IL COMMENTO DI CONFEDIR

La misura è stata ribattezzata da Michele Poerio, Segretario Generale Vicario Confedir, in “malus Renzi”. “Si tratta dell’ennesima ruberia perpetrata a carico dei pensionati che non riceveranno nemmeno quanto dovuto fino a circa 3.000 euro, mentre nulla spetterà ai percettori di pensioni superiori a tale cifra”, ha dichiarato Poerio.

“A ciò si aggiunga – ha aggiunto Poerio – che la prossima legge di stabilità sicuramente prevedrà ulteriori penalizzazioni sulle pensioni come da proposte del Presidente Inps Boeri”.

Il Segretario Generale Vicario Confedir si è rivolto poi al premier: “I pensionati, sappia il Presidente Renzi, sono furibondi e se ne renderà conto sicuramente alle prossime elezioni”, anticipando che “si riaprirà un enorme contenzioso giudiziario e gli uffici legali della Federspev e della Confedir, in accordo con altre confederazioni, stanno già lavorando in tale direzione”.


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