Skip to main content

Più democrazia in tutt’Europa

E adesso vedremo cosa farà l’oligarchia che guida l’Europa. Vedremo se la “banda Merkel” sarà in grado di capire che l’aria è cambiata.

Il referendum non cancella gli errori dei governi greci. Il no, larghissimo, dice però che c’è modo e modo di saldare i debiti.

Si possono mettere a posto i conti, ma senza affamare la gente. Si può spalmare il debito, concordando regole per bilanci statali decenti, anzi corretti. Il “demos” ha detto NO alla Meckel ed ai burocrati europei, che adesso dovranno decidere se far fallire Atene e le isole (perdendo i 315 miliardi finora concessi) o se puntare a recuperare parte della somma.

La Grecia ha detto no. Se verrà lasciata alla “carita’“, sarò morto e putrefatto il concetto stesso di Europa. Nessuna Europa dei popoli (perché, fallita la Grecia, puo’ fallire anche il resto dei PIGS) ma solo una gretta Europa  guidata da una oligarchia “strabica ed autoreferente”, perché da nessun europeo votata direttamente, da nessun europeo scelta con elezioni democratiche o con l’istituto referendario.

Ecco, se nelle prossime settimane la Grecia sarà lasciata in balia degli squali economici, una sola cosa dovremo chiedere, NOI piccoli europei, estranei alle oligarchie.

Un REFERENDUM EUROPEO sulla NUOVA GOVERNANCE EUROPEA, con scelta diretta del GOVERNO EUROPEO e dei responsabili della BANCA EUROPEA.

Un referendum sul “welfare minimo “europeo, sulla giustizia europea e sulla politica estera europea.

Chiediamo troppo? No, soprattutto Noi italiani che abbiamo sul gobbo un debito pubblico enorme e dobbiamo convivere con regole europee che ci sono state imposte e che nessuno di Noi ha mai potuto votare. Financo quella sul latte in polvere, per fare i formaggi….

Dopo il voto greco, ora anche NOI chiediamo più democrazia, in tutta Europa.  Su questo, – anche su questo – R. ha fallito.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter