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Perché la Lega vuole bloccare l’Italia. La versione dei salviniani

I dettagli dell’operazione “disobbedienza” lanciata da Matteo Salvini alla convention ferragostana di Ponte di Legno non sono ancora noti. Ma già abbondano le reazioni politiche: tiepide nel centrodestra – tranne Fratelli d’Italia che ha già aderito – sia per nervosismo (in tanti, anche dentro Forza Italia, non accettano la golden share di Salvini) sia per paura di allarmare i ceti moderati (è il caso dei fittiani); stizzite quelle dei vertici dei 5 Stelle che hanno rigettato l’invito ufficiale, non prima però di essere catechizzati dal guru Gianroberto Casaleggio sull’argomento: ossia di tenersi distanti dalla “tentazione” (che c’è, soprattutto in Veneto) di aderire. Questo per ciò che riguarda la società politica.

Ma cosa accade fuori dalle mura del Palazzo? Per capire lo spirito della tre giorni dell’operazione “Blocca Italia” – convocata per il 5, 6 e 7 novembre – Formiche.net ha discusso dell’iniziativa con Armando Siri – responsabile economico di Noi con Salvini – che anticipa alcuni dettagli direttamente dalla war room del Carroccio: «Le date non sono state scelte a caso. Quello è il periodo della dichiarazione dei redditi. Il senso dell’iniziativa qual è? Lanciare un messaggio a uno Stato che si “nutre” dei propri contribuenti e, come in ogni forma di dominio, si nutre grazie alla paura. Se a questo però gli si stacca la spina lo si indebolisce, di molto».

In attesa di poter determinare come forza di governo in carica le proprie ricette – «Sul tema fiscale sono pronte le nostre proposte: non solo la legge sulla flat tax ma anche la riforma delle agenzie delle entrate» – secondo l’economista la scelta del Carroccio non può essere che quella «di dare rappresentanza all’esasperazione del nostro sistema produttivo». Il tema portante della serrata è proteggere il mondo autonomo: «Le città sono ormai cimiteri a cielo aperto – continua Siri -. Prendiamo un’azienda che fa 500 euro al giorno di incasso e lavora sei giorni a settimana. A conti fatti guadagna 650 al mese: perché dei 120mila euro all’anno 20mila vanno via per l’Iva, 60mila nelle merce, poi 12mila per l’affitto, 2mila per l’energia elettrica, per la cassa altri 2mila e infine l’Irap. Il guardano netto è 7800 euro l’anno! È un tema che riguarda centinaia di migliaia di attività». Ecco perché – davanti a un «governo sordo e cieco, perché non sente e non vede quello che sta attorno» – è ritenuto necessario questo estremo atto di disobbedienza.

Ma – se lo chiedono in tanti, anche fra i potenziali sostenitori – quanto costerà al cittadino “disobbedire” per tre giorni? Rassicura tutti Siri: «Noi faremo in modo che costi di più allo Stato». In termini pratici ecco allora alcune delle misure già pensate: «Bloccare l’Italia in modo pacifico significa staccare una dinamica di cui si nutre lo Stato. Ritardare, allora, il pagamento delle imposte, chiudere i negozi, mettere in moto tutta una serie di atteggiamenti che “staccano la spina”. Poi c’è il tema dell’F-24. «Alle scadenze fiscali sono agganciati provvedimenti di cassa importati per lo Stato: se sposto avanti di qualche giorno la compilazione ecco che il “messaggio” arriverà forte e chiaro proprio là dove deve arrivare».

Obiettivo nell’obiettivo è, ovviamente, quello di non mettere in difficoltà il cittadino. «Tutte le misure che proporremo non possono attivare alcuna ritorsione da parte dello Stato». Messaggio inviato agli alleati di coalizione. «Questo tipo di impegno ce lo chiedono tutte le categorie che non hanno una rappresentanza forte e che sono invece maggioranza produttiva nel Paese. Per questo credo che Silvio Berlusconi – che non si è ancora espresso – alla fine sarà dei nostri». Per ciò che riguarda i “modelli” a cui attingerebbero i salviniani, Siri rivendica la novità partorita in casa Lega: «I Tea party rimangono nel campo dell’elaborazione. I Forconi, nonostante le buone ragioni, non sono riusciti a diventare soggetti economici. Noi ci candidiamo a non essere mera protesta. “Bloccheremo” per proporre. In pieno stile gandhiano».

@rapisardant


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