La Bank of England (BoE) ha mantenuto invariato il tasso di riferimento. Un membro su nove ha votato a favore di un rialzo già oggi. L’attesa degli operatori era per due membri contrari al mantenimento dei tassi fermi.
È stato pubblicato l’aggiornamento dell’Inflation Report che ha spostato in avanti di un trimestre il timing previsto per il raggiungimento del target di inflazione al 2%, ora fissato al terzo trimestre 2017.
Sul tale rinvio hanno inciso sia il calo del petrolio sia il rafforzamento della sterlina degli ultimi 3 mesi.
Rialzo tassi: su questo tema è emerso quanto segue:
Dalle minute, la percezione che un primo rialzo ci sarà non prima degli inizi del 2016 ed in ogni caso si tratterà di un rialzo “più graduale e verso un livello più basso rispetto al recente passato”;
Dalle dichiarazioni di Mark Carney (nella foto), governatore della BoE, l’attesa di rialzi ad un ritmo non superiore a 25pb.
La BoE fino a quando non alzerà i tassi, continuerà a reinvestire i proventi derivanti dai titoli in scadenza acquistati in precedenza nell’ambito del piano di Quantitative Easing. I titoli in portafoglio non saranno venduti fino a quando il tasso di riferimento non sarà “materialmente più elevato”.
Reazione del mercato: la sterlina è passata da 1,56 a 1,55 circa verso dollaro, provando a riposizionarsi sopra quota 0,70 vs euro.
(Grafico EurGbp spot intraday)